Incontro tenutosi il 23 aprile 2007 a Berlingo. Presentato dal Sindaco di Berlingo Dario Ciapetti è intervenuto lo storico Rolando Anni. L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Berlingo in collaborazione con la Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura.
Rolando Anni è docente di Letteratura e cristianesimo presso l’ISSR dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, dove è segretario scientifico dell’Archivio storico della Resistenza bresciana e dell’Età contemporanea. Per Morcelliana ha pubblicato: Storia della Resistenza bresciana, 1943-1945 (2005, 2 voll.); Dizionario della Resistenza bresciana (2008). (http://www.morcelliana.net – 2019)
Quanti, sin da piccoli, sono cresciuti in un sistema totalitario, hanno subìto un costante e pesante condizionamento ideologico: nella scuola, nel tempo libero, sul lavoro. Questo è accaduto anche in Italia nel ventennio fascista. Tra i tanti giovani cresciuti negli anni del fascismo, si pone certamente anche Teresio Olivelli, nonostante l’attiva partecipazione alla vita della Fuci e dell’Azione Cattolica. Dopo la disastrosa esperienza sul fronte russo, al quale aveva partecipato come volontario, Teresio Olivelli prende le distanze dal fascismo e aderisce alla Resistenza, diventando animatore instancabile di gruppi di partigiani e promuovendo la stampa clandestina de Il Ribelle. Proprio nel numero del 26 marzo 1944 viene pubblicata “la preghiera del ribelle” che termine con parole giustamente famose: “…sui monti ventosi e nelle catacombe delle città, / dal fondo delle prigioni, / noi Ti preghiamo: / sia in noi la pace che Tu solo sai dare. / Dio della pace e degli eserciti, / Signore che porti la spada e la gioia, / ascolta la preghiera di noi, / ribelli per amore”. Arrestato, deportato nel campo di sterminio di Flossenbürg, e poi nel lager di Hersbruck, mentre tenta di difendere un giovane picchiato ferocemente da un kapò riceve un calcio bestiale allo stomaco che gli procura la morte nella notte tra il 16 e il 17 gennaio 1945.