Sono nel mondo ma non del mondo: lettera a Diogneto (Caino)

Venerdì 28 novembre 2008, alle ore 20,30, presso il Salone dell’Oratorio Parrocchia San Zenone a Caino si è tenuto un incontro sul tema: “Sono nel mondo ma non del mondo: lettera a Diogneto”. Lettura di Viola Costa, attrice; accompagnamento musicale di Roberto Bordiga al contrabbasso; commento di mons. Giacomo Canobbio, docente di teologia sistematica presso lo Studio teologico Paolo VI del Seminario di Brescia e presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, già presidente dell’Associazione Teologica Italiana.

I cristiani non si distinguono dagli altri uomini né per territorio, né per lingua, né per il modo di vestire. Si conformano alle usanze locali nel vestire, nel cibo, nel modo di comportarsi. Tuttavia, nella loro maniera di vivere, manifestano il meraviglioso paradosso della loro società spirituale. Uno sconosciuto autore del II secolo scrive a un colto pagano, Diogneto, il quale vuole capire chi sono e come vivono i cristiani, e conoscere il loro messaggio. Nasce così lo scritto più affascinante della letteratura cristiana in lingua greca che si offre come perla preziosa anche all’uomo del nostro tempo.

Giacomo Canobbio, già presidente dell’Associazione Teologica Italiana, è docente di Teologia sistematica presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale di Milano e lo Studio teologico Paolo VI di Brescia. È tra i curatori dei «Quaderni teologici», e presso la Morcelliana ha pubblicato: Laici o cristiani? Elementi storico-sistematici per una descrizione del cristiano laico (1997); Dio può soffrire? (2005); Chiesa religioni salvezza. Il Vaticano II e la sua recezione (2007). Tra le sue opere ricordiamo: Chiesa perché. Salvezza dell’umanità e mediazione ecclesiale (San Paolo 1994); I documenti dottrinali del Magistero (Queriniana 1996). (Fonte: www.morcelliana.it – 2008)