Per il ciclo di conferenze “Pace, diritti dell’uomo e sviluppo dei popoli” (VI edizione) proposto dal Comune di Brescia – Assessorato ai Servizi Sociali e dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura venerdì 1° dicembre 1989 alle ore 18,00, nel Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia a Brescia il cardinale nigeriano Francis Arinze, ha parlato sul tema: “La Chiesa di fronte al razzismo”.
Il cardinale e arcivescovo cattolico nigeriano Francis Arinze nasce il 1° novembre del 1932 a Eziowelle, in Nigeria, da una famiglia animista appartenente alla tribù Ibo. Convertitosi al cattolicesimo a soli nove anni, riceve il battesimo da padre Cyprian Michael Iwene Tansi (colui che diventerà il primo beato nigeriano nel 1998). Inizialmente avversato dalla sua famiglia, frequenta il seminario di Onitsha (dove ottiene la laurea in filosofia nel 1950) e quindi la Pontificia Università Urbaniana dove studia teologia e diventa dottore in sacra teologia summa cum laude. Ordinato sacerdote nel 1958 da Gregoire-Pierre Agagianian, pro-prefetto della Sacra Congregazione per la Propagazione della Fede e futuro cardinale, si riconcilia con i suoi familiari, che a loro volta si convertono al cattolicesimo. Dopo l’ordinazione, padre Arinze resta a Roma, dove guadagna un altro dottorato nel 1960: la sua tesi dottorale è dedicata ai sacrifici della religione Ibo. Professore di liturgia, logica e filosofia tra il 1961 e il 1962 al Bigard Memorial Seminary, viene nominato segretario regionale per l’educazione cattolica della Nigeria orientale. Dopo essere andato a Londra per frequentare l’Istituto di Pedagogia (laureandosi nel 1964), torna in Nigeria, dove il 29 agosto del 1965 viene nominato vescovo, a soli trentadue anni (in particolare, è vescovo titolare di Fissiana e coadiutore dell’arcivescovo di Onitsha). Due anni più tardi, il 26 giugno del 1967, viene nominato arcivescovo di Onitsha (il primo nativo africano a guidare la sua diocesi, succedendo al missionario irlandese Charles Heerey), ottenendo la possibilità di prendere parte al Concilio Vaticano II, anche se non nella sua interezza: insieme a lui c’è il quarantacinquenne arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyla. Eletto Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici del suo Paese nel 1979, cinque anni più tardi ottiene la carica di presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-religioso. L’anno successivo, Papa Giovanni Paolo II lo crea cardinale del titolo di San Giovanni della Pigna: è il 25 maggio del 1985; nel 1996 la diaconia verrà elevata in titolo presibeteriale pro hac vice. Dopo essersi occupato del viaggio apostolico in Nigeria compiuto da Giovanni Paolo II nel 1998, Francis Arinze viene nominato membro del Comitato del Grande Giubileo del 2000, e nel 2002 si vede assegnare la carica di prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti. Nell’aprile del 2005 succede a Joseph Ratinzger (divenuto Papa Benedetto XVI) venendo eletto cardinale vescovo con il titolo della Chiesa Suburbicaria di Velletri-Segni. Il 9 dicembre del 2008, Arinze termina il proprio incarico di Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti per raggiunti limiti di età, lasciando il posto al cardinale Antonio Canizares Llovera. (https://biografieonline.it – 2019)