Il muro di Berlino. La rivoluzione venuta dalla Chiesa

Nove novembre 1989: sono passati 20 anni dalla caduta del muro di Berlino. Se tutti sanno cosa ha significato nella storia dell’Europa, pochi conoscono chi avviò la rivoluzione pacifica responsabile del crollo della DDR – la Repubblica Democratica Tedesca nata dopo la guerra come satellite dell’URSS. Dal 1982 nella Nikolaikirche di Lipsia, seconda maggiore città della DDR, il pastore Christian Führer aveva dato vita a incontri di preghiera: nell’autunno dell’89 la partecipazione era aumentata in modo sorprendente, così che il 9 ottobre 1989 la preghiera per la Pace si tenne contemporaneamente in quattro chiese della città.
Quel 9 ottobre 1989 la gente continuava ad affluire e quando verso le ore 18 terminarono le celebrazioni, 70.000 persone invasero pacificamente e bloccarono il centro di Lipsia. Erano persone comuni, giovani e non, perfino famiglie con bambini, scese in strada per chiedere libertà e rispetto per i diritti civili. Quella sera anche la polizia, la Stasi e l’esercito erano pronti in assetto antisommossa, negli ospedali le sale operatorie erano state poste in allarme, erano giunte nuove scorte di sangue. Nelle stalle della fiera agricola erano state ricavate celle di detenzione in grande numero e anche nelle scuole e nelle fabbriche si erano diffusi appelli a non andare in centro, perché quella sera lo Stato voleva farla finita.
«La paura era la nostra compagna quotidiana, e ringrazio Dio che mi sorresse, così che la mia fede fu sempre un poco più forte della mia paura», racconta il Pastore della Nikolaikirche, Christian Führer. Nonostante l’aria fosse carica di tensione in 70.000 sfilarono lungo il ring di Lipsia cantando. Passarono anche davanti alla centrale della Stasi, dove erano le celle d’isolamento degli arrestati dei giorni precedenti e deposero candele sui gradini dell’entrata.
Quella sera tutti tornarono a casa incolumi: poliziotti e dimostranti, tutti si erano comportati con senso di responsabilità. «Il 9 ottobre – dice Christian Führer – divenne il giorno della decisione. Questo giorno della nonviolenza rappresenta l’inizio della Rivoluzione Pacifica, cresciuta all’interno delle chiese e che dalle chiese è scesa nelle strade. Non dobbiamo dimenticare che esiste la grande forza benedicente di Dio, che può cambiare il mondo senza spargimento di sangue».
Dopo quella sera la DDR era un paese nuovo: il 18 ottobre Honecker rassegnò le dimissioni, il 6 novembre oltre 400.000 persone sfilarono pacificamente per Lipsia. Il 9 novembre, esattamente un mese dopo, a Berlino, crollò il Muro.

ZOOM
Christian Führer parlerà a Brescia il 3 novembre alle ore 20,45 nel Salone Bevilacqua di via Pace 10, ospite della Coperativa Cattolico Democratica di Cultura. Nella serata verrà presentato e distribuito gratuitamente il libro Lipsia 1989 Non Violenti contro il Muro, di Paola Rosà ed. Il Margine.

Rivista Madre, novembre 2009