Voce del Popolo, 11 febbraio 2011
Un invito alla spiritualità ortodossa che è anche riflessione sul rapporto tra le diverse confessioni cristiane ed occasione per dare nuovo slancio al dialogo, “ut unum sint”. Questo l’auspicio bipartisan – per dirla in linguaggio politico – emerso nel corso del partecipato incontro di presentazione dell’ultimo libro di padre Vladimir Zalinskij, sacerdote ortodosso a Brescia e docente in Università Cattolica, intitolato “Mistero, cuore, speranza. Invito alla spiritualità ortodossa” (Ancora, 15 euro). L’appuntamento, promosso dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura in collaborazione con la libreria della Cattolica, è stato introdotto da un saluto del presidente Ccdc Alberto Franchi ed ha visto l’intervento, accanto all’autore, di don Antonio Zani, fine studioso di patrologia e profondo conoscitore dell’Ortodossia. “I tre nodi del titolo – ha spiegato don Zani – tendono una riflessione che riguarda tutta l’esperienza dell’uomo. Così, in questo libro non trovano spazio solo temi elevati, ma la comprensione di una spiritualità legata alla certezza dell’incontro di tutti con Dio. Un Dio di cui l’autore sottolinea l’umanità nel figlio Gesù, umanità pneumatizzata dal risorto, quindi bellezza che ridesta i sensi spirituali come una luce che origina una sensibilità rinnovata. Egli non è un Dio faraonico ma il garante dell’ordine degli affetti e della bontà originaria della creazione”. Un Dio che chiede al fedele lo sforzo dell’ascesi, “abbandono attivo di tutto uomo alla dynamis, potenza che trasfigura e trasmuta”.
“Ho voluto lanciare un messaggio di fiducia nel mondo in cui viviamo – gli ha fatto eco Zelinskij – ove è luogo comune confessare il declino del Dio cristiano. Non c è un’eclissi di Dio – ha continuato -, che è luce che non si spegne mai. Cristo è lo stesso sempre, ma ogni epoca e ogni credente hanno il compito di trovare la dimensione della sua presenza nel cammino della vita”. Così, il sacerdote ha augurato una “nuova Pentecoste nel nostro tempo perché ciascuno parli della sua esperienza di Dio”. Zelinskij ha anche ricordato che questo volume è il primo libro sull’Ortodossia scritto interamente in italiano e non tradotto: “Cerco di raccontare la fede ortodossa nella chiave dell’accoglienza e della comprensione reciproca” ha aggiunto. Ed ha poi ricordato l’altro suo volume di recente pubblicazione, “Rivelami il tuo volto” (Effatà, prefazione di Gianfranco Ravasi), dedicato invece al rapporto interiore tra fedele e Dio. “In questo volume come nel primo – ha detto – mi sono sforzato di descrivere la più grande scoperta fatta da me: Dio esiste e mi ama. E questo vale per ogni essere umano”.