Venerdì 9 novembre 2012 alle ore 20,45 nella Sala Bevilacqua di via Pace n.10 a Brescia, Silvana Arbia, Cancelliere della Corte penale internazionale dell’Aja, autrice del libro “Mentre il mondo stava a guardare. Vittime, carnefici e crimini internazionali: le battaglie di una donna magistrato nel nome della giustizia” (Mondadori Editore), ha tenuto una relazione sul tema “Dalla parte delle vittime. 10 anni della Corte Penale Internazionale“.
L’iniziativa è stata promossa dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura in collaborazione con Padri della Pace e Memorial Italia.
Silvana Arbia è stata introdotta dal prof. Francesco Bestagno.
Silvana Arbia, oggi Cancelliera della Corte penale internazionale dell’Aja, è uno dei magistrati italiani più impegnati nel campo della giustizia internazionale. Dopo aver prestato servizio per oltre vent’anni in Italia, negli organi giudiziari di Venezia, Roma e Milano, dal 1999 al 2008 è stata procuratore presso il Tribunale penale internazionale per il Ruanda. Nel periodo in cui ha agito come rappresentante dell’accusa, il Tribunale ha emanato alcune sentenze di importanza storica, quale la prima sentenza sul genocidio come crimine internazionale. Nello svolgimento del suo incarico ha dovuto indagare su alcune spaventose violenze di massa, oggi spesso dimenticate. La sua testimonianza – nei suoi scritti, interviste e conferenze – consente oggi di dare voce alle vittime dei genocidi, di ricordare l’azione dei più feroci carnefici, di spiegare come e perché molti Stati spesso intralciano l’azione dei tribunali internazionali. Dal 2008 è stata eletta, da parte dei giudici della Corte penale internazionale, a Registrar (Cancelliere) della Corte stessa. In questa veste è attualmente coinvolta nel sostegno alle attività investigative e giudiziarie relative ai casi che la Corte sta attualmente trattando, tra cui il procedimento contro il Presidente sudanese el Bashir, le indagini sulle violenze commesse nel 2008 in Kenia e quelle che potrebbero essere avviate nei prossimi tempi sul recente conflitto in Libia.