Venerdì 22 novembre 2013 alle ore 20,45, nella Sala Bevilacqua di via Pace n.10 in Brescia, si è tenuto un incontro sul tema: Il sogno di un’altra scuola.
E’ intervenuto Eraldo Affinati, autore del libro Elogio del ripetente (Mondadori 2013), in dialogo con Carla Bisleri, sociologa, direttrice del Collegio Universitario di Merito Luigi Lucchini di Brescia.
L’incontro è stato promosso da Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura in collaborazione con Comunità e Scuola e Padri della Pace.
Eraldo Affinati, scrittore e insegnante, è nato nel 1956 a Roma dove vive e lavora. Insieme alla moglie, Anna Luce Lenzi, ha fondato la “Penny Wirton”, una scuola gratuita di italiano per immigrati. Ha esordito con Veglia d’armi. L’uomo di Tolstoj (Marietti 1992, Mondadori 1998), un breviario interiore ispirato all’opera del grande scrittore russo. Il suo primo romanzo, d’impronta autobiografica, s’intitola Soldati del 1956 (Marco Nardi 1993). Tra i suoi libri Campo del sangue (Mondadori 1997, finalista al Premio Strega e al Premio Campiello), il diario di un viaggio compiuto con mezzi poveri da Venezia ad Auschtwiz, sulle tracce del nonno, Alfredo Cavina, fucilato dai nazisti il 26 luglio 1944 e della madre, Maddalena, riuscita a fuggire il 2 agosto 1944 alla stazione di Udine da un treno che la stava deportando in Germania; Un teologo contro Hitler. Sulle tracce di Dietrich Bonhoeffer (Mondadori 2002); Peregrin d’amore. Sotto il cielo degli scrittori d’Italia (Mondadori 2010); Elogio del ripetente (Mondadori, 2013), una riflessione autobiografica sulla scuola e le sue difficoltà raccontate dalla parte dei più deboli; L’uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani (Mondadori, 2016, candidato al premio Strega); Il sogno di un’altra scuola. Don Lorenzo Milani raccontato ai ragazzi (Piemme, 2018); I meccanismi dell’odio. Un dialogo sul razzismo e i modi per combatterlo (Mondadori, 2020), scritto con Marco Gatto; Il Vangelo degli angeli (HarperCollins, 2021). Eraldo Affinati ha curato l’edizione completa delle opere di Mario Rigoni Stern, Storie dall’Altipiano (I Meridiani, Mondadori, 2003) e il manuale della Penny Wirton Italiani anche noi (Il Margine, 2011).
ELOGIO DEL RIPETENTE
Pinuccio non fa i compiti. Mirko gioca col cellulare. Davide rompe le penne. Romoletto scrive “vado ha casa”. Siamo di fronte a vecchi Pinocchi o nuovi somari? Cosa succede nella testa di molti adolescenti di oggi? Perché è così difficile coinvolgerli nelle attività didattiche? Per rispondere a queste domande non basta analizzare le statistiche dell’abbandono scolastico o interpretare i risultati delle prove di verifica. Bisogna indagare sulle emergenze sociali e culturali del nostro mondo, legate alla rivoluzione digitale, alla crisi della famiglia, alla frantumazione informativa, alla decadenza di principi morali un tempo ritenuti invalicabili. Eraldo Affinati, da sempre impegnato nel recupero dei ragazzi difficili, racconta con tenerezza non priva di ironia lo splendore e la fragilità dei quindicenni con cui divide l’esistenza quotidiana. Riflette sulla sua esperienza di insegnante scegliendo il punto di vista del ripetente, cioè colui che fallisce, ma proprio per questo può aiutarci a capire cosa non ha funzionato e perché. La valutazione, la nota, i genitori, la questione del voto, le canne, la finzione pedagogica, i programmi, i consigli di classe, le autogestioni, gli alunni non italiani, i dislessici: questi e altri nodi sono affrontati, con appassionata competenza, nella consapevolezza che la sfida educativa contemporanea è un impegno decisivo per uscire da una crisi etica che riguarda tutti. Pagine che si chiudono con l’immagine di una scuola diversa: la Penny Wirton, dove si insegna la lingua italiana ai ragazzi immigrati e proprio i “ripetenti” hanno la possibilità di vedersi con occhi nuovi e liberarsi dalla loro maschera aiutando i coetanei che arrivano da tutto il mondo.