La basilica di San Salvatore all’interno del complesso di Santa Giulia a Brescia (via dei Musei 81/b) ha ospitato, giovedì 12 maggio 2016 alle ore 18,30, la presentazione in anteprima di Croce d’amore. Crus d’amur (Interlinea, 2016) di Franca Grisoni, poesie nel dialetto di Sirmione ispirate dai dipinti del pittore del rinascimento bresciano Girolamo Romanino. In questa occasione Franca Grisoni, introdotta da mons. Giacomo Canobbio e da Fabio Larovere, ha interpretato una selezione delle sue poesie.
L’incontro è stato promosso dal Comune di Brescia e dalla Fondazione Brescia Musei in collaborazione con la Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura.
Croce d’amore. Crus d’amur è una silloge di poesie illustrata con tavole d’arte a colori, con presentazione di Giuseppe Langella e nota di Fabio Larovere. L’opera raccoglie dodici poesie nel dialetto gardesano di Sirmione ispirate dai capolavori del Romanino, dall’Annunciazione del convento dell’Annunciata a Rovato (BS) all’Assunzione della Vergine della chiesa di Sant’Alessandro in Colonna a Bergamo. I dipinti si offrono allo sguardo dell’autrice quale luogo fisico in cui le tappe della passione prendono corpo tra poesia e arte: «e te, pitur, sensa parole, / come te l’ét sperat / te l’esibiset: / te vöt famel sperà. (E tu, pittore, senza parole, / come lo hai sperato / lo mostri: / vuoi farcelo sperare)».
Franca Grisoni (1945) scrive nel dialetto di Sirmione. È autrice di raccolte edite da San Marco dei Giustiniani, Einaudi, Scheiwiller, L’Obliquo, Interlinea e Morcelliana, premiati con il Bagutta, Viareggio, Biagio Marin, Salvo Basso, Tirinnanzi e Ponte di Legno Poesia. A Poesie (2009), che raccoglie i suoi versi fino al 2009, seguono Compagn (2012), L’ös (2013), Crus d’amur (2016), Il filo srotolato (2021). Ha scritto anche testi di teatro (Passiù, 2008; Medea, 2012), saggi e l’antologia Alzheimer d’amore (2017). Si sono occupati della sua poesia in forma di prefazioni e postfazioni ai suoi libri: Pietro Gibellini, Franco Brevini, Giovanni Tesio, Giacomo Canobbio, Marco Trabucchi, Giuseppe Langella, Arnoldo Mosca Mondadori, Elena Maiolni e Cesare Garboli. Collabora a giornali e riviste. (pordenonelegge.it – 2021)
Mons. Giacomo Canobbio è Delegato vescovile per la pastorale della cultura e Direttore dell’Accademia Cattolica di Brescia. Presidente dell’Associazione teologi italiani dal 1995 al 2003, è Professore di Teologia sistematica presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale.Dopo il suo libro, Autorità e verità. Il magistero della chiesa organo vivente della tradizione negli scritti di G.B. Franzelin, Morcelliana, Brescia 1979, ha pubblicato, fra l’altro, sul senso del laicato: Laici o cristiani? Elementi storico-sistematici per una descrizione del cristiano laico, Morcelliana, Brescia 1992; sulla questione della salvezza e del male i libri: Chiesa perché. Salvezza dell’umanità e mediazione ecclesiale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994; Dio può soffrire?, Morcelliana, Brescia 2005; Nessuna salvezza fuori della Chiesa? Storia e senso di un controverso principio teologico, Queriniana, Brescia 2009; Il destino dell’anima. Elementi per una teologia, Morcelliana, Brescia 2009. Dirige la collana “Novecento teologico” della Morcelliana. (accademiacattolicadibrescia.it – 2021)