Lunedì 13 marzo 2017, ore 20,45, nella Sala Bevilacqua di via Pace n.10 a Brescia, Antonio Marchesi, Presidente di Amnesty International Italia, ha parlato sul tema: I diritti traditi tra Europa e Medio Oriente. L’incontro è stato promosso dalla Cooperativa Cattolico-democratica di cultura e dalla sezione bresciana di Amnesty International.
Antonio Marchesi è nato a Roma nel 1958, è sposato e ha tre figli. È iscritto ad Amnesty International Italia dal 1977 e ne è stato presidente dal 1990 al 1994, poi dal 2013. È stato consulente del Segretariato internazionale di Amnesty International (soprattutto sulla pena di morte e la giustizia penale internazionale), del Consiglio d’Europa (in qualità di esperto del Comitato europeo per la prevenzione della tortura), del Parlamento europeo (come consulente della prima Relatrice sul tema della pena di morte, Adelaide Aglietta), della Commissione Europea (come valutatore di progetti sulla pena di morte) e di diverse organizzazioni non governative. Per Amnesty International ha svolto missioni negli Stati Uniti, in Uganda, in Algeria e in Tunisia e, nel 1998, ha fatto parte della delegazione alla Conferenza istitutiva della Corte penale internazionale.
Laureato in Giurisprudenza, dottore di ricerca dell’Istituto universitario europeo, insegna Diritto internazionale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo. Ha insegnato anche nella Facoltà di Filosofia dell’Università di Roma La Sapienza e nella John Cabot University. Svolge attività di formazione sui diritti umani nell’ambito di diversi Master. Tiene corsi di Protezione internazionale dei diritti umani per la Società italiana per l’organizzazione internazionale (SIOI). Ha scritto oltre 50 tra saggi e articoli scientifici e diversi libri fra cui La pena di morte. Una questione di principio (2004) e La protezione internazionale dei diritti umani. Nazioni Unite e organizzazioni regionali (2011). (fonte: www.amnesty.it).
L’incontro è stato promosso dalla Cooperativa cattolico-democratica di cultura, in collaborazione con Amnesty International sezione Brescia e i Padri della Pace.