Giovedì 11 ottobre 2018 alle ore 20,45 nella Sala Bevilacqua (Brescia, via Pace n.10) si è tenuto un incontro sul tema: “Il bavaglio alla democrazia in Turchia”. Sono intervenuti Murat Cinar, coautore del libro Ogni luogo è Taksim (Rosenberg & Sellier) e Riccardo Noury, portavoce Amnesty International Italia.
Murat Cinar è giornalista, videomaker e fotografo freelance, lavora con diversi media in Turchia come KaosGL, BiaNet e SoL. Cresciuto a Istanbul, è in Italia dal 2002 e collabora con periodici, agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche come Pressenza, “il manifesto”, Radio Onda d’Urto.
Riccardo Noury è portavoce e direttore dell’Ufficio Comunicazione della Sezione Italiana di Amnesty International, organizzazione cui è iscritto dal 1980. È autore di numerosi testi sui diritti umani, soprattutto sui temi della pena di morte e della tortura.
“La Turchia è diventata la più grande prigione dei giornalisti”. Con questa dichiarazione Amnesty International e la Federazione nazionale della stampa descrivono la situazione creata dal regime di Erdogan. Giornalisti imprigionati e accusati di essere traditori o terroristi, alcuni condannati all’ergastolo, giornali chiusi o acquisiti da imprenditori vicini al governo, censura di ogni dissenso: questo accade, ancora di più dopo lo stato di emergenza proclamato in conseguenza del fallito colpo di stato del 15 luglio 2016. Ma la campagna di oppressione delle libertà civili registra anche il licenziamento o la condanna di docenti universitari e insegnanti, una riforma della scuola che impone un pensiero unico dominante, la sistematica repressione delle minoranze e il controllo rigido che il governo impone a magistrati e tribunali. Decine di migliaia sono le persone finite arbitrariamente in carcere accusate di aver partecipato o anche solo guardato con simpatia al golpe. Oltre 47mila sono riparate all’estero per sfuggire alla repressione.
L’iniziativa è stata promossa dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura e da Amnesty International, Gruppo di Brescia, in collaborazione con i Padri della Pace.