La CCDC ha contribuito alla duplice rappresentazione teatrale che si è tenuta martedì 12 aprile 2022 (con inizio alle ore 8,15 e alle ore 10,00) nell’Aula Magna del Liceo Calini “Alberto Dalla Volta” in Brescia, via Monte Suello, rivolta alle classi seconde del Liceo, del monologo teatrale di Luciano Bertoli “174.488 Un Uomo, Alberto” incentrato sulla figura del bresciano Alberto Dalla Volta, il grande amico di Primo Levi assassinato ad Auschwitz nel gennaio 1945. E’ intervenuto anche Alberto Dalla Volta, pronipote dell’amico di Primo Levi.
174.488 Un Uomo, Alberto
bresciano, amico di Primo Levi, con Luciano Bertoli, attore e regista, e Davide Bonetti alla fisarmonica. Ha introdotto Fabio Larovere, consigliere della Ccdc.
“Ho sempre visto, e ancora vedo in lui, la rara figura dell’uomo forte e mite, contro cui si spuntano le armi della notte” (Primo Levi)
Alberto Dalla Volta (Mantova, 21 dicembre 1922 – muore in luogo ignoto dopo il 18 gennaio 1945). Risiede a Brescia. Studente, continua a frequentare la scuola anche dopo la promulgazione delle leggi antiebraiche del 1938. Dopo aver conseguito nel 1941 la maturità scientifica presso il liceo “Calini”, si iscrive alla facoltà di chimica dell’Università di Modena, dove frequenta i primi due anni. Riconosciuto come Jude, il 1° dicembre 1943 viene arrestato col padre Guido da agenti della Questura. Detenuto dal giorno dopo nelle carceri di Canton Mombello di Brescia (matr. 4225) e a disposizione dell’Ufficio politico della Questura, viene dimesso su suo ordine e trasferito l’8 febbraio 1944 nel campo di Fossoli (MO). Da qui, il 22, è deportato ad Auschwitz (num. 174488) col convoglio n. 27, dove giunge il 26. Lì deceduto dopo il 18 gennaio 1945. (deportatibrescia.it – 2022). Alberto Dalla volta fu l’uomo che salvò la vita a Primo Levi, che nell’inferno del lager strinse con lo scrittore piemontese un’amicizia forte e intensa. Un’amicizia che vive nelle pagine insieme dure e appassionanti di Se questo è un uomo, capolavoro di colui che è stato uno straordinario testimone di uno dei più strazianti orrori del Novecento.
Luciano Bertoli
Attore, regista nato a Brescia, si è formato presso il “Drama Studio” di Milano diretto da E. d’Alessandro e il conservatorio musicale “Venturi” di Brescia. Collabora in qualità di attore con vari registi, compagnie teatrali e associazioni culturali. La sua versatilità ed educazione musicale lo hanno portato ad esibirsi in produzioni musical-teatrali con: il Trio di Parma, l’Ensamble La Follia, l’Associazione Arcimboldo, il Trio Luca Marenzio (Histoire du Soldat, la Storia di Babar), il Coenobium Vocale di Vicenza, il Dedalo Ensemble. Per la Ccdc è stato la voce recitante dell’incontro “In attesa della luce”, parole di Paolo VI (2008), è stato interprete e regista dello spettacolo “La mia lettera siete voi. Paolo scrive ai credenti di oggi” (2009), ha interpretato “Giobbe” nella sacra rappresentazione tenutasi nella chiesa di San Francesco(2010) e ha letto il testo della “Leggenda del Grande Inquisitore” poi commentato dal filosofo Sergio Givone (2011). Ha curato la regia della commedia musicale Più di Mille, della commedia balletto “Il Borghese Gentiluomo” di Molière, de “La guerra spiegata ai poveri” di E. Flaiano, di alcune produzioni per il Festival della Brescianità e alla messa in scena di vari spettacoli e manifestazioni prodotti dal conservatorio di Musica di Brescia (La guerre de buffons, Viaggio musicale nel ‘600 per il Centro Teatrale Bresciano) con il quale collabora stabilmente; in Svizzera ha preso parte alla Stagione del teatro sociale di Bellinzona, e alle stagioni musicali di Lugano e di Mendrisio ed ha registrato per la Radio Svizzera Italiana e per la casa editrice Stradivarius. Collabora in produzioni di musica contemporanea di compositoriquali: Hoch, Facchinetti, Boccadoro, Cresta, Zanetti, Tessadrelli, Falloni, Clapasson.