A Diogneto, il paradosso del cristiano nel mondo

L’incontro si è tenuto nella Sala Bevilacqua di via Pace n.10 a Brescia il 21 maggio 2007 alle ore 20,45. E’ intervenuto il prof. Luigi Franco Pizzolato. L’attrice Viola Costa ha letto in prima assoluta l’A Diogneto nella traduzione di Matteo Perrini (La Scuola editrice), accompagnata alla chitarra da Alessandro Bono.

L’incontro è stato promosso dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura in collaborazione con i Padri della Pace e Università Cattolica – sede di Brescia.

Luigi Franco Pizzolato è professore emerito di Letteratura cristiana antica all’Università Cattolica di Milano. Socio dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo, è direttore della collana Studia Patristica Mediolanensia (VeP). È inoltre membro del Consiglio direttivo dell’Accademia di S. Ambrogio, socio ordinario non residente dell’Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti della Società Nazionale di Scienze Lettere e Arti in Napoli, socio fondatore dell’Associazione di cultura politica “Città dell’uomo”. Si è dedicato soprattutto allo studio degli autori cristiani del sec. IV, in specie latini, con volumi fondamentali su Ambrogio e Agostino.

I cristiani non si distinguono dagli altri uomini né per territorio, né per lingua, né per il modo di vestire. Si conformano alle usanze locali nel vestire, nel cibo, nel modo di comportarsi. Tuttavia, nella loro maniera di vivere, manifestano il meraviglioso paradosso della loro società spirituale. Uno sconosciuto autore del II secolo scrive a un colto pagano, Diogneto, il quale vuole capire chi sono e come vivono i cristiani, e conoscere il loro messaggio. Nasce così lo scritto più affascinante della letteratura cristiana in lingua greca che si offre come perla preziosa anche all’uomo del nostro tempo.