La mostra è stata esposta al Museo Ken Damy in Brescia (corsetto Sant’Agata 22) dal 4 al 14 dicembre 1990.
All’inaugurazione avvenuta martedì 4 dicembre 1990 alle ore 18 hanno partecipato Jan Rous, direttore della sezione grafica del Museo d’arte applicata di Praga e docente di Storia dell’arte nell’Università di Praga, il console cecoslovacco Jiri’ Holub e il sociologo prof. Vaclav Belohradsky. Per l’occasione la CCDC ha pubblicato il libro Democrazia anno uno. Manifesti delle prime elezioni libere in Cecoslovacchia grazie anche al contributo della Fondazione Banca CAB Istituto di Cultura Giovanni Folonari e ha promosso la pubblicazione di in insero di 16 pagine nell’edizione del 3 dicembre 1990 del Giornale di Brescia.
La mostra rientra nel ciclo di iniziative denominato “Pace, diritti dell’uomo e sviluppo dei popoli” (VII edizione) proposto dal Comune di Brescia – Assessorato ai Servizi Sociali e dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura.
Václav Bělohradský (Praga, 14 gennaio 1944) è un filosofo ceco. Dopo la laurea in filosofia all’Università Carlo di Praga, a partire dal 1970 si è trasferito in Italia, insegnando Sociologia politica prima all’Università di Genova e poi all’Università di Trieste. I suoi lavori maggiori hanno riguardato la tensione tra legalità e legittimità (a partire dalla sua stessa esperienza personale all’interno del dissenso) e lo sviluppo in ambito sociologico del tema husserliano del Lebenswelt. Dopo aver espresso nei suoi scritti una forma assai originale di liberalismo di mercato, a partire dall’inizio degli anni novanta ha sviluppato una rielaborazione delle sue tesi che lo ha portato a formulare critiche anche molto aspre nei riguardi dei processi di globalizzazione. Tra le sue opere: Interpretazioni italiane di Wittgenstein, Milano, 1972, Ragionamento, azione, società. Sociologia della conoscenza in Vilfredo Pareto, Milano, 1974, Il mondo della vita: un problema politico, Milano, 1981. (www.wikipedia.org – 2019)