Corriere della Sera, 7 febbraio 2013
Oggi è assai più facile che si parli di restauro che non di costruzione di nuove chiese. Eppure, il quartiere di San Polino, che ancora non ha una parrocchia cattolica, presto ne ospiterà una romeno-ortodossa, proprio accanto alla stazione del metrò. Sarà spaziosa e con tanto di oratorio. Si partirà a breve con un prefabbricato. Poi, col tempo, si costruiranno gli edifici in muratura.
Padre Timis Gheorghe, il responsabile, ha sperato fino all’ultimo che la struttura prefabbricata venisse pronta per la visita del vescovo romeno-ortodosso in Italia, monsignor Siluan Span, prevista per oggi. Ma, tra permessi e progetti, non è stato possibile e si dovrà portare ancora un poco di pazienza.
«La nostra parrocchia attuale ha due sedi, una a Breno e una a Brescia in una cappella dell’Istituto Razzetti in via Milano. Purtroppo, in occasione delle feste principali, come la Pasqua, siamo costretti a ricorrere al giardino, perché superiamo i 2 mila fedeli». Secondo Padre Timis Gheorghe i fedeli di confessione romeno-ortodossa a Brescia sono comunque molti di più, oltre 15 mila, solo che non tutti sono praticanti. Rappresentano il gruppo più numerosi dopo i cattolici, esattamente come accade su scala nazionale, dove la cifra di fedeli supera il milione e mezzo.
Secondo monsignor Siluan, che stasera alle 20.45, nella sala Bevilacqua di via Pace terrà un incontro sul tema «Gli ortodossi in Italia: problemi e prospettive ecumeniche», il ruolo della chiesa ortodossa romena in Italia è cruciale, paragonabile a quello di una madre che segue i propri figli sparsi per il mondo, affinché non si smarriscano. «Sicuramente, una nuova parrocchia con un oratorio non potrà che portare beneficio alla nostra comunità di Brescia, perché si occuperà di aspetti religiosi, ma anche educativi ed assitenziali» commenta Padre Timis Gheorghe. E aggiunge: «La curia ci accolse meravigliosamente nel 2000 (eravamo la quattordicesima parrocchia romena-ortodossa in Italia) e ci mise a disposizione prima la chiesetta di San Marco, poi quella di San Zeno e di San Giuseppe, infine la cappella del Razzetti. Ora siamo pronti per essere indipendenti: abbiamo ottenuto dal Comune e dal sindaco Adriano Paroli la concessione per 99 anni di un terreno a San Polino, al costo di 85 mila euro, e con altri 400 mila costruiremo la chiesa». Servono non pochi soldi per essere indipendenti… «Sì, frutto delle offerte dei fedeli e degli aiuti dalla Romania».
Mons. Siluan si è anche pronunciato in merito alla delinquenza romena, che, a detta sua, sarebbe così elevata solo per un motivo matematico: i romeni sono gli emigrati più numerosi in Italia. Commenta Timis Gheorghe: «Sinceramente, non sono al corrente di cifre in merito a Brescia. Sono solo convinto che la nuova chiesa vada costruita in fretta, perché materialismo e secolarizzazione stanno spegnendo la nostra fede ortodossa così intima e profonda, proprio come è successo a voi».