Le Lezioni di filosofia (VII edizione) hanno avuto per tema il rapporto etica e politica in tre filosofi: Aristotele, Kant e Bobbio.
Organizzate dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura in collaborazione con i Padri della Pace, si sono tenute a Brescia nella sala Bevilacqua di via Pace n.10 alle ore 18 tra il 23 febbraio e il 9 marzo 2007.
Il prof. Massimo Mori ha tenuto la lezione su “Etica e politica in Kant” il 2.3.2007.
Massimo Mori si è laureato in Filosofia nel 1971 sotto la guida di Nicola Abbagnano. Ha successivamente completato la sua formazione presso le Università di Francoforte sul Meno (1974, 1978) e Erlangen-Nürnberg (1980) con borse di studio del Deutsches Akademisches Austauschdienst e della Alexander von Humboldt-Stiftung. Dal 1972 al 1987 ha svolto la sua attività presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Torino con le seguenti qualifiche: borsista (1972-74), contrattista (1974-75), assistente incaricato (1975-77), assistente ordinario (1977-83), professore incaricato di Storia della filosofia (1977-78), professore associato di Filosofia della storia (1983-87). Dal 12.03.87 al 31.10.91 ha insegnato Filosofia della storia e successivamente Filosofia morale presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Palermo, in qualità di professore straordinario (fino al 12.3.1990) e ordinario. Dall’anno accademico 1991-92 ha ripreso servizio presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Torino, dove ha insegnato Storia della filosofia moderna e successivamente, dal 2001-02 al 2015-2016, Storia della filosofia. È attualmente Professore emerito di Storia della Filosofia. Negli anni 2006 e 2010 ha ottenuto finanziamenti dalla Alexander-von-Humboldt Stiftung per condurre ricerche presso l’Università di Monaco. Nel 2010 è stato visiting professor presso l’Università di Halle. Dal 1993 al 1997 è stato Direttore del Dipartimento di Discipline filosofiche e dal 2001 al 2005 dello stesso dipartimento, ridenominato Dipartimento di Filosofia. È stato altresì per oltre un decennio coordinatore del Dottorato in Filosofia ed Ermeneutica filosofica. Gli sono stati conferiti il Premio letterario “Luigi Russo” (1985), il Premio letterario “Salvatore Valitutti” (2001) e il Premio internazionale “Luigi Tartufari” dell’Accademia Nazionale dei Lincei per la filosofia (2009). Dal gennaio 2006 è direttore responsabile della “Rivista di filosofia”. Fa parte del Comitato scientifico di numerose riviste filosofiche e del Comitato Editoriale della Casa editrice Il Mulino. È presidente della Fondazione “Piero Martinetti”.
I suoi interessi scientifici si sono inizialmente rivolti alla filosofia della storia. Oggetto specifico della sua attenzione sono stati l’Illuminismo francese (in particolare Montesquieu, di cui ha tradotto le Considerazioni sulle cause della grandezza dei Romani e della loro decadenza) e, soprattutto, la filosofia classica tedesca (si veda l’antologia La filosofia della storia da Herder a Hegel, Torino, Loescher, 1976 e alcuni interventi su Adam Müller, Novalis e Herder). In entrambi gli ambiti di ricerca gli studi si sono spesso concentrati sul problema del conflitto e della guerra. Essi hanno messo capo al volume La ragione delle armi: Guerra e conflitto nella filosofia classica tedesca (1770-1830), Milano, Il Saggiatore, 1984. Quest’ultimo tema è stato oggetto di ulteriori sviluppi e ampliamenti in una serie di articoli e saggi posteriori, pubblicati in diverse sedi, in italiano e in tedesco. In altri interventi il problema delle relazioni internazionali è stato considerato in chiave più teorica.
All’interno della filosofia classica tedesca Mori si è occupato in maniera specifica del pensiero di Immanuel Kant, al quale ha inizialmente dedicato un’antologia (Il pensiero di Immanuel Kant, Torino, Loescher, 1990) e una dozzina di articoli e saggi pubblicati spesso in sedi internazionali, relativi a problemi diversi, dal problema della conoscenza storica alla definizione dell’illuminismo, dal tema della felicità a quello della proprietà. A Kant sono stati successivamente dedicati: a) la monografia La pace e la ragione. Kant e le relazioni internazionali: diritto, politica, storia, Bologna, il Mulino, 2008 (traduzione portoghese São Paulo, Edições Loyola, 2012), preceduto da una serie di lavori preparatori in italiano, inglese, tedesco e russo; b) la curatela del volume Vom Naturzustand zur kosmopolitischen Gesellschaft. Staat und Souveränität bei Kant, Wiesbaden, Springer Verlag, 2017, con due saggi del curatore; c) la raccolta di saggi Studi kantiani, Bologna, il Mulino, 2017. Gli interessi più recenti di Mori si sono rivolti anche alla figura di Nietzsche, al quale ha dedicato alcuni saggi. Più che all’analisi di singoli autori le sue ricerche si sono però rivolte allo sviluppo e trasformazione dei concetti, sulla base di uno studio categoriale informato in gran parte ai metodi della storia delle idee, come appare già ampiamente documentato dal libro sulla guerra nella filosofia classica tedesca. Carattere analogo rivestono i volumi Libertà, necessità, determinismo, Bologna, il Mulino, 2001, di cui è autore; Libero arbitrio. Storia di una controversia, Roma, Carocci, 2014, di cui è curatore con M. De Caro ed E. Spinelli; Illuminismo. Storia di un’idea plurale, Roma, Carocci, 2018, di cui è curatore con S. Veca. Agli stessi princìpi metodologici si ispirano gli studi in corso, già documentati da saggi in italiano e tedesco, relativi al problema dell’antieudemonismo in Germania da Kant alla metà del Novecento. La motivazione allo studio della storia delle idee è anche alla base dell’attività svolta presso l’editore il Mulino come curatore delle collane “Lessico della filosofia”, “Tradizioni filosofiche” e, in uscita, “La filosofia della vita quotidiana”.
La convergenza tra interesse per la storia dei concetti e attenzione alle forme della didattica è stata alla base di un’ampia attività manualistica, condotta su diversi livelli. Alla didattica nelle scuole medie superiori è dedicata la Storia e antologia della filosofia, Roma-Bari, Laterza, 1993, in tre volumi (seconda edizione rielaborata, 2001-2002; terza edizione con il titolo Le stelle di Talete, corredata da supplementi tematici, 2004; nuova edizione riveduta con il titolo Tempi del pensiero, 2011-12), in collaborazione con G. Cambiano. All’università sono invece indirizzate la Storia della filosofia moderna, Roma-Bari, Laterza, 2005, a firma unica, e la Storia della filosofia contemporanea, ancora in collaborazione con G. Cambiano. Finalità più propriamente scientifica ha invece la Storia della filosofia occidentale, curata con G. Cambiano e L. Fonnesu per i tipi del Mulino, in sette volumi (2014-2015). A problemi di metodologia storiografica ha dedicato recentemente il saggio Storia della filosofia e storia delle idee («Rivista di filosofia», n. 2, 2015). Al di fuori di questi specifici indirizzi di indagine, le sue ricerche hanno talvolta condotto a lavori caratterizzati da una motivazione scientifica più generica, indirizzata al dibattito tedesco contemporaneo o ad alcune figure o momenti della filosofia italiana, in particolare Piero Martinetti, Nicola Abbagnano e il neo-illuminismo. (www.accademiadellescienze.it – 2018)