Venerdì 29 febbraio 1980 nella Sala Bevilavqua di via Pace n.10 a Brescia alle ore 20,45 lo scrittore Carlo Sgorlon ha parlato sul tema: “Il romanzo esplorazione dell’umano” su invito della Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura.
Sgorlón, Carlo. – Scrittore italiano (Cassacco, 1930 – Udine 2009). Nei suoi romanzi, a una vena onirica ed espressionistica (La poltrona, 1968; La notte del ragno mannaro, 1970; La luna color ametista, 1972) si accompagna l’esplorazione del mondo contadino friulano e dei suoi miti arcaici (Il vento nel vigneto, 1973, già pubbl. in lingua ladina col tit. Prime di sere, 1970; Il trono di legno, 1973; Gli dei torneranno, 1977; La carrozza di rame, 1979; La contrada, 1981; Il Calderàs, 1988; La malga di Sîr, 1997; La tredicesima notte, 2001). Lo stesso respiro corale ed epico caratterizza i romanzi dedicati alle vicende della seconda guerra mondiale (L’armata dei fiumi perduti, 1985; La foiba grande, 1992) e opere di ambientazione diversa come La conchiglia di Anataj (1983) e Il regno dell’uomo (1994). Tra i romanzi successivi si segnalano ancora: Il processo di Tolosa (1998); Il filo di Seta (1999); L’uomo di Praga (2003); Le sorelle boreali (2004); Il velo di Maya (2006); L’alchimista degli strati (2008); Il circolo Swedenborg (postumo, 2010). S. è stato anche autore di racconti (La stanchezza di Mosè, 1974; Il quarto re mago, 1986), di monografie (Kafka narratore, 1961; Invito alla lettura di Elsa Morante, 1972; Gli affreschi di Tiepolo nel Veneto, 1982) e del testo autobiografico La penna d’oro (2008). (www.treccani.it)