Per il ciclo di incontri “Grandi voci della letteratura europea” organizzato dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura martedì 18 marzo 1997 alle ore 18 il prof. Agostino Lombardo, professore emerito di letteratura inglese presso La Sapienza e membro dell’Accademia dei Lincei , ha parlato su “Il teatro di Shakespeare” nella Sala Bevilacqua di via Pace n.10.
AGOSTINO LOMBARDO (Messina, 6 marzo 1927 – Roma, 24 gennaio 2005) è stato un linguista e critico letterario italiano, professore emerito di letteratura inglese presso La Sapienza e membro dell’Accademia dei Lincei dal 29 luglio 1987. Allievo di Mario Praz, è considerato uno dei padri dell’anglistica e dell’americanistica in Italia, ed uno dei massimi critici dell’opera shakespeariana, per la quale ha effettuato numerose traduzioni. Tra il 1950 e il 1951 ha studiato presso la Yale University con una borsa di studio Fulbright. Alcune di queste gli sono valse prestigiosi premi, tra cui il Grinzane Cavour e il premio Achille Marazza. Il suo arco di studi di anglistica spaziava dal Medioevo all’età moderna. Fu docente di Lingua e Letteratura inglese alle Università di Bari, Milano e Roma presso La Sapienza. Nel 1969 ottenne il Premio Bellonci per la critica, per il saggio Lettura del Macbeth. Fu presidente del Centro Teatro Ateneo di Roma, e dal 1977 (fino al 1985) fu membro del consiglio d’amministrazione del Teatro di Roma. La sua versione della Tempesta fu messa in scena da Strehler nel 1978 al Piccolo Teatro di Milano. La sua attività di traduttore e il suo altissimo profilo intellettuale lo portarono a collaborare con moltissimi registi per la messinscena delle opere di Shakespeare, tra i quali si ricordano Branciaroli, il già citato Strehler, Stein, Sequi, Luigi Squarzina. Fondamentale anche la sua attività critica su Henry James.