La Resistenza come rivolta morale: Don Vender e gli altri

Mercoledì 28 aprile 1982 nella sala Bevilacqua di via Pace n.10 a Brescia alle ore 20,45 si è tenuto un incontro sul tema: “La Resistenza come rivolta morale: Don Vender e gli altri” promosso dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura.
Dopo gli interventi di mons. Carlo Manziana, ex deportato di Dachau, e dello storico Mario Bendiscioli e di Agape Nulli Quilleri, ex staffetta partigiana, hanno portato la loro testimonianza Romolo Ragnoli, Francesco Brunelli, Mammola Molinari Materzanini.
Carlo Manziana nacque a Urago Mella, quartiere occidentale di Brescia, il 26 luglio 1902. Ancora giovane entrò nella congregazione degli Oratoriani. Fu ordinato sacerdote nel 1927. Si dedicò soprattutto alla formazione dei giovani e delle coscienze nell’Oratorio della Pace, lavorando insieme a Teresio Olivelli nel campo della formazione e della diffusione della stampa clandestina. Considerato da fascisti e nazisti uno dei principali ispiratori di quel «covo di ribelli» che era l’Oratorio della Pace, padre Manziana venne rinchiuso in carcere a Brescia il 4 gennaio 1944, insieme a don Vender, Andrea Trebeschi e Mario Bendiscioli. Trasferito al forte San Leonardo di Verona, fu poi deportato il 29 febbraio 1944 nel campo di concentramento di Dachau; è il secondo dei 28 preti italiani che vi saranno rinchiusi, preceduto solo da don Giovanni Fortin, parroco di Terranegra (Padova). Don Manziana, matricola 64762, riuscì a sopravvivere all’inferno dei lager nazisti: venne liberato il 29 aprile 1945 dalle truppe americane e rientrò in Italia il 13 luglio. Il 19 dicembre 1963 fu nominato vescovo di Crema da papa Paolo VI: qui ha guidato il cammino di rinnovamento della diocesi alla luce degli insegnamenti del Concilio Vaticano II. Si ritirò nel 1981 e morì, ultranovantenne, a Brescia il 2 giugno 1997. (http://www.fiammeverdibrescia.it – 2019)

Mario Beniscioli: Nato a Passirano (BS), si laurea in Lettere a Pavia (dove è alunno del Collegio Ghislieri) nel 1925, e in Giurisprudenza nel 1934. Insegna Storia e filosofia nei licei a Merano (1927-1933), quindi a Milano al Liceo “Carducci”. Nel 1923 viaggia in Europa (Berlino); nel 1925 è consulente della neonata Casa Editrice Morcelliana di Brescia, dove traduce e cura le edizioni di opere teologiche di area tedesca. Libero docente di Storia del Cristianesimo, insegna presso l’Università Statale di Milano dal 1941 al 1953. Durante la guerra, vicino ai gruppi cattolici della resistenza, viene arrestato due volte e trascorre alcuni mesi in carcere. Dopo la Liberazione è commissario del CLN lombardo per la scuola (1945-1946); è inoltre tra i fondatori dell’Istituto per la Storia del movimento di liberazione in Italia, a Milano, e ne dirige gli archivi dal 1949 al 1956. È tra i fondatori della rivista “Humanitas”, di cui è anche condirettore (1946-1951). Tra il 1952 e il 1959 è docente di Storia medievale e moderna presso l’Istituto universitario di Magistero di Salerno. Tra i suoi scritti: Romanesimo e Germanesimo (1933), La Germania religiosa del Terzo Reich (1936), La riforma protestante (1953), Il Papato nel secolo XVI (1955), L’idea europea nel passato e nel presente (1956), Introduzione alla Storia medioevale, moderna e contemporanea (1959) (fonte: http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/persona/MIDC0007C3/).