L’incontro rivolto agli studenti degli Istituti superiori si è svolto nel salone San Barnaba in Brescia la mattina dell’11 aprile 2003. Sono intervenuti Rolando Anni dell’Istituto Storico della Resistenza, Ermes Gatti delle Fiamme Verdi e lo storico Maurilio Guasco, introdotti dall’assessore Carla Bisleri per il Comune di Brescia.
Rolando Anni è docente di Letteratura e cristianesimo presso l’ISSR dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, dove è segretario scientifico dell’Archivio storico della Resistenza bresciana e dell’Età contemporanea. Per Morcelliana ha pubblicato: Storia della Resistenza bresciana, 1943-1945 (2005, 2 voll.); Dizionario della Resistenza bresciana (2008). (http://www.morcelliana.net – 2019)
Ermes Gatti. Nativo di Milano, nel quartiere di Porta Genova, Ermes Gatti prima della Seconda guerra mondiale lavorò in un’azienda tessile. Fu soldato in Albania e in Sicilia, ove contrasse la malaria, per curare la quale fu ricoverato all’ospedale militare di Arpino. L’8 settembre del 1943 lo colse lì, deperito nel fisico ma assai determinato. Si firmò una licenza di convalescenza, raggiunse Roma ed alla stazione Termini, controllata dai tedeschi e piena di soldati italiani prigionieri, costretti a salire su un treno per la Germania, riuscì a salire su un vagone diretto a Milano. Nascosto sotto un sedile, raggiunse il capoluogo lombardo devastato dai bombardamenti e ritrovò la famiglia. Subito maturò la decisione: non avrebbe risposto alla chiamata per l’esercito della Repubblica Sociale.Cominciarono i primi contatti con i movimenti della Resistenza e, insieme ad un cugino Ledy, Gatti si unì ad un gruppo di bersaglieri sui monti di Gallarate, scioltosi dopo un’offensiva tedesca. I due ripararono sul lago Maggiore e poi in Svizzera, con l’aiuto dei contrabbandieri. Quindi l’avventuroso ritorno in Italia, attraverso la Valtellina, e l’approdo sul territorio bresciano, nel luglio del 1944. Fu in Valcamonica, sul Mortirolo, che Gatti partecipò alla sua prima azione partigiana nel gruppo delle Fiamme Verdi. Da lì scese a valle per raggiungere la caserma della Guardia di Finanza di Grassotto, dove, insieme al cugino Ledi e ad altri cinque, prelevò armi e scorte alimentari. Seguirono altre azioni simili, consistenti nel disarmare i nemici e nel realizzare attentati a centrali e linee elettriche.In seguito, dal 10 al 29 aprile del 1945, partecipò alla durissima battaglia del Mortirolo, 220 Fiamme Verdi contro duemila fascisti supportati dai mortai tedeschi. Dopo un ultimo scontro a fuoco con i tedeschi, Gatti con la sua Brigata Schivardi raggiunse Edolo, dove stabilì il comando. Ai piedi aveva gli scarponi regalatigli mesi prima da una bella ragazza incontrata per strada. L’avrebbe rincontrata dopo pochi giorni e Gina Perlotti, coraggiosa partigiana, sarebbe diventata sua moglie nel novembre di quello stesso anno.Dopo la guerra Ermes Gatti cominciò il suo impegno nella vita pubblica, tra incarichi amministrativi e testimonianza civile. Insieme al generale Romolo Ragnoli, a don Carlo Comensoli e a Dario Morelli fondò l’Associazione “Fiamme Verdi”, di cui fu presidente provinciale per oltre un ventennio. Con infaticabile energia, da protagonista divenne testimone e divulgatore della memoria resistenziale nel nome delle “Fiamme Verdi” e della Federazione Italiana Volontari della Libertà (F.I.V.L.), di cui fu Presidente Nazionale dal giugno 2008 fino alla morte, sopraggiunta all’età di 86 anni, il 28 dicembre 2008. (http://www.fiammeverdibrescia.it – 2019)
Maurilio Guasco. Nato a Solero (AL) il 26/08/1939, dopo gli studi classici in Alessandria, Maurilio Guasco ha conseguito la licenza e il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, a Roma. Ha quindi conseguito la licenza in Scienze Sociali presso l’Institut Catholique di Parigi, e la specializzazione in Sociologia religiosa presso l’Ecole pratique des Hautes Etudes, Vº sezione, a Parigi. Si è infine laureato in Lettere e filosofia, indirizzo storico, presso l’Università di Torino. A partire dal 1974 è stato assistente incaricato di Storia moderna e incaricato di Storia contemporanea alla facoltà di Scienze Politiche di Torino. Dall’a.a. 1980/81 ha insegnato presso le Università di Padova e di Verona come professore ordinario di Storia contemporanea. Nel 1985 è passato alla cattedra di Storia del pensiero politico contemporanea presso la Facoltà di Scienze Politiche di Torino, per trasferirsi nel 1992 presso la sede di Alessandria, dove , sino al 2010, è stato ordinario di Storia del pensiero politico contemporaneo presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”.
Guasco è tra i più apprezzati studiosi della storia del modernismo, del clero, dei preti operai, dei rapporti tra società civile e religiosa, del rapporto fra cristianesimo, modelli di Stato e organizzazioni politiche. Ha tenuto seminari presso le Università di Paris-Sorbonne e Paris-Nanterre e la Fondation de Sciences Politique di Parigi. Ha partecipato a più riprese a seminari e convegni in Francia e in Brasile.Si occupa di storia politico-religiosa e ha pubblicato volumi e saggi su alcuni dei maggiori protagonisti del Modernismo, sulla storia religiosa francese, sugli influssi dei sistemi politici sulle grandi religioni storiche. Ha curato le voci Fondamentalismo e Integrismo nel Dizionario delle idee politiche recentemente pubblicato dall’AVE, 1993 e ha diretto l’edizione italiana del Dizionario storico del cristianesimo, Paoline, 1992. Ha curato inoltre i volumi concernenti il secolo XX della grande Storia della Chiesa iniziata da Fliche e Martin.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo:
Romolo Murri e il modernismo, Cinque Lune, Roma 1968;
Fermenti nei seminari del primo ‘900, EDB, Bologna 1971;
Alfred Loisy in Italia, Giappichelli, Torino 1975;
La crisi dello stato liberale e la nascita dei movimenti popolari in Italia tra ‘800 e ‘900, Giappichelli, Torino 1976
Fascisti e cattolici in una città rossa. I cattolici alessandrini di fronte al fascismo (1919-1939), Franco Angeli, 1978;
Il caso Murri, Argalia, 1978;
Politica e stato nelle grandi religioni monoteiste, Angeli, 1985;
Politica e religione nel Novecento italiano. Momenti e figure, Il Segnalibro, 1988;
Seminari e clero nel Novecento, Paoline, 1990;
Dal modernismo al Vaticano II. Percorsi di una cultura religiosa, Angeli, 1991;
Modernismo. I fatti, le idee, i personaggi, San Paolo Edizioni, 1995;
(con Giuseppe Battelli) Lorenzo Milani. La parola ai poveri, Esperienze, 1996;
Storia del clero in Italia dall’Ottocento a oggi, Laterza, 1997;
Politica e religione nel Novecento italiano. Momenti e figure, Il Segnalibro, 1999;
Chiesa e cattolicesimo in Italia (1945-2000), EDB, 2001;
La formazione del clero, Jaca Book, 2002;
Alfred Loisy, Morcelliana, Brescia, 2004;
(con Silvana Rasello) Mazzolari e la spiritualità del clero diocesano, Morcelliana, Brescia 2004;
Le modernisme. Les faits, les idées, les hommes, Desclée de Brouwer, Paris 2007. (finesettimana.org – 2022)