Per il ciclo di conferenze “Il varco è qui?” – La ricerca dell’Assoluto nella letteratura, giovedì 13 maggio 2004 nella Sala Bevilacqua di via Pace 10 a Brescia, alle ore 18, Giorgio Barberi Squarotti, docente di Letteratura italiana all’Università di Torino, ha parlato de “Piccolo mondo antico” di Antonio Fogazzaro. Ha introdotto Piero Gibellini, ordinario di letteratura italiana all’Università di Venezia.
L’incontro è stato promosso da Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, Uciim e Padri della Pace.
Bàrberi Squaròtti, Giorgio. – Critico letterario e poeta italiano (Torino 1929 – ivi 2017). Prof. di storia della letteratura italiana moderna e contemporanea nell’univ. di Torino, si è distinto per una intensa operosità di studioso, capace di spaziare da Dante a Machiavelli, da Tasso a Manzoni, da Verga a Gozzano, dedicando attenzione anche alla letteratura contemporanea. Pensiero e opere. L’interesse di B. S. si è volto al rinnovamento delle forme poetiche nelle avanguardie europee e americane (Astrazione e realtà, 1960) e soprattutto agli sviluppi della letteratura italiana dalla fine dell’Ottocento a oggi (Poesia e narrativa del secondo Novecento, 1961; La narrativa italiana del dopoguerra, 1966; La cultura e la poesia italiana del dopoguerra, 1966; Camillo Sbarbaro, 1971; Gli inferi e il labirinto, 1974). Oltre che nei fondamentali saggi su Pascoli (Simboli e strutture della poesia pascoliana, 1966;La simbologia di Giovanni Pasoli, 1990) e su D’Annunzio (Il gesto improbabile, 1971; Poesia e ideologia borghese, 1976; Invito alla lettura di D’Annunzio, 1982), il carattere della sua ricerca critica è più facilmente riconoscibile negli interventi su Manzoni (Teoria e prove dello stile del Manzoni, 1965, e Il romanzo contro la storia, 1980) e nei saggi raccolti in Dall’anima al sottosuolo (1982). Tra le sue altre opere si ricordano: Parodia e pensiero: Giordano Bruno, 1997; Le capricciose ambagi della letteratura, 1998; L’orologio d’Italia: Carlo Levi e altri racconti, 2001; Addio alla poesia del cuore, 2002; I miti e il sacro. Poesia del Novecento, 2003; La teoria e le interpretazioni, 2005; Il potere alle donne, 2011; L’ultimo cuore del Novecento. Paesaggi per la poesia, 2012. Alla finezza delle analisi del critico corrisponde la complessità, talvolta impervia, di una poesia coltissima (La voce roca, 1960; La declamazione onesta, 1965; Il marinaio del Mar Nero e altre poesie, 1980; Visioni e altro, 1983; Dalla bocca della balena, 1986; In un altro regno, 1990; La scena nel mondo, 1994; Le vane nevi, 2002; I doni e la speranza, 2007; Il giullare di Nôtre-Dame des Neiges, 2010). (www.treccani.it – 2019)