Video-pillole. L’anno dell’attenzione

Lunedì 4 maggio 2020 alle ore 18,30 il poeta Franco Arminio ha tenuto una conversazione con Marta Perrini, consigliere della CCDC, sul tema: “L’anno dell’attenzione”, all’interno del II ciclo di Video-pillole della CCDC: “Riflessioni per tempi incerti”. L’intervento si è svolto in diretta sulla pagina Facebook della CCDC e sul sito www.ccdc.it.

Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato una ventina di libri. Ricordiamo, tra gli altri, Vento forte tra Lacedonia e Candela (Laterza), Terracarne (Mondadori), Cartoline dai morti (Nottetempo) e Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori) e Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere). Si occupa anche di documentari e fotografia. Come paesologo scrive da anni sui giornali e in Rete a difesa dei piccoli paesi. Attualmente è il referente tecnico del Progetto Pilota della Montagna Materana nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne.

Viviamo tempi incerti, che fanno molto riflettere. Si affollano nella nostra mente tante domande e numerosi dubbi che non possono, certo, trovare risposte semplici e immediate.

Anzitutto, quando torneremo alla normalità? Ma, poi, siamo davvero così sicuri che sarà possibile tornare alla normalità dopo un’esperienza tanto difficile e impegnativa come quella della pandemia attuale? “Nulla sarà più come prima”, sentiamo dire spesso. Se lo pensiamo davvero, da dove dovremo ripartire e quali dovranno essere i riferimenti alla luce dei quali ispirare la nostra cultura, la nostra economia e la nostra politica per essere all’altezza degli scenari inediti che sembrano attenderci?

Porsi in ascolto delle riflessioni di scrittori, poeti, biblisti, economisti, teologi, sociologi e manager – dando seguito ai pensieri profondi già emersi nel ciclo di video-interviste Interrogativi e sfide ai tempi del coronavirus da poco terminato e che ha ricevuto un notevole riscontro di “pubblico” – ci consentirà di gettare uno sguardo oltre l’emergenza, per vivere consapevolmente e responsabilmente i tempi attuali, sicuramente incerti ma anche, crediamo, carichi di speranza.