Incontro sul tema: “Memoria e pentimento. Quando la Chiesa chiede perdono” si è tenuto nella Sala Bevilacqua di via Pace n.10 a Brescia il 10 ottobre 2000 alle ore 20,45 su iniziativa della Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, Ufficio Oratori e Padri della Pace: il card. Georges Cottier è stato introdotto dal teologo Giacomo Canobbio, Presidente dell’Associazione Teologica Italiana.
Biografia di Georges Cottier. Ha studiato all’Università di Ginevra, dove si è laureato in Lettere classiche nel 1944. Nel 1945 è entrato nell’Ordine dei frati predicatori, ha studiato filosofia e teologia all'”Angelicum” di Roma fino al 1952 ed ha conseguito una Laurea in teologia. Il 2 luglio 1951 è stato ordinato sacerdote. Tornato a Ginevra, nel 1959 ha discusso una tesi di dottorato su “L’ateismo del giovane Marx e le sue origini hegeliane” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Ginevra; è considerato un esperto dell’ateismo e di Marx. Nel 1962 è divenuto libero docente di filosofia nella Facoltà di Lettere di Ginevra. Nominato docente incaricato di corsi nel 1971, ha continuato a insegnare fino al 1987, quando è andato in pensione. Dal 1973 al 1990 ha pure insegnato storia della filosofia moderna e contemporanea nell’Università di Friburgo. Nel 1975 ha ripreso la direzione della rivista svizzera Nova et Vetera, succedendo così al suo fondatore e primo direttore, il cardinale Charles Journet. È stato segretario generale della Commissione Teologica Internazionale dal 1989 al 2003: era in pratica il braccio destro dell’allora cardinale Joseph Ratzinger, futuro papa Benedetto XVI, negli anni in cui egli presiedeva la medesima commissione. Fine studioso di teologia, è stato nominato teologo della Prefettura della Casa Pontificia nel dicembre del 1989. Rinnovato nell’incarico anche da Benedetto XVI, ha ricoperto tale carica fino al 1º dicembre 2005. Il suo compito principale, in collaborazione con la Segreteria di Stato della Santa Sede, era quello di rivedere, dal punto di vista teologico, tutti i testi pubblicati o pronunciati dal papa, tranne quelli di ordine diplomatico, al fine di assicurare una continuità teologica. È stato elevato alla dignità cardinalizia da papa Giovanni Paolo II nel concistoro del 21 ottobre 2003 con la diaconia dei Santi Domenico e Sisto. È morto nel Policlinico Gemelli di Roma il 31 marzo 2016 per un’embolia polmonare sopravvenuta dopo un intervento chirurgico. (wikipedia.org – 2019)