Venerdì 3 novembre 2023 alle ore 18 è stata inaugurata a Brescia, via delle Battaglie 61/1, nella ex Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, la mostra di digital art dell’artista turco Ugur Gallenkus “Parallel universes of War and Peace (Universi paralleli di guerra e pace)”. Sono intervenuti la prof.ssa Luisa Bondoni, storica della fotografia e curatrice Museo Nazionale della Fotografia di Brescia; Cristina Liscaio, responsabile della Galleria La Nica, realtà romana tesa a sostenere il pensiero e l’operato dei giovani artisti emergenti; Massimo Chiappa, direttore di Medicus Mundi Italia.
La mostra vede esposte 50 opere di Ugur Gallenkus, che ha realizzato dei collage digitali trasformando due immagini prese dal web e di fotogiornalisti, in una terza immagine con forte capacità comunicativa e carica di significato. Un’immagine che, nel mettere a confronto due mondi opposti e polarizzati, divisi tra guerra e pace, benessere e povertà, è capace di dare forma a idee, contenuti ed emozioni rappresentando la forza della verità nelle differenti condizioni di vita dell’uomo.
Venerdì 1 dicembre, ultima giornta di apertura della mostra, alle ore 18.30 l’artista digitale Ugur Gallenkus ha incontrato il pubblico per illustrare le motivazione della sua produzione artistica, dialogando con Giampiero Carosi, Presidente Medicus Mundi Italia, e Maria Vittoria Marchetta, Direttrice della Galleria La Nica.
L’iniziativa è stata realizzata da Medicus Mundi Italia in collaborazione con Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, Galleria La Nica di Roma e Museo Nazionale di Fotografia di Brescia.
Ugur Gallenkus è un artista digitale turco che vive e lavora a Istanbul. Nato nel 1990 a Nigde, si è laureato nel 2013 presso il Dipartimento di Amministrazione Aziendale dell’Università di Anadolu (Anatolia). Artista di fama mondiale, ha iniziato a sviluppare la sua arte sulla scia della guerra civile siriana come reazione spontanea all’immagine inquietante di Aylan Kurdi, un bambino siriano di tre anni il cui corpo è stato ritrovato sulle rive del Med iterraneo nel 2015. L’artista accosta fotografie scattate da fotoreporter nelle zone critiche del mondo a immagini tratte dal web, che si fondono in un unicum producendo una realtà nuova che riflette la schizofrenia del mondo contemporaneo. Le tematiche affrontate da Ugur Gallenkus sono tutte legate all’attualità: guerra, povertà, immigrazione, siccità vengono messe a diretto confronto con il loro opposto, con immagini il più delle volte patinate e tratte dal mondo della pubblicità, al fine di far riflettere lo spettatore soprattutto sulle disparità esistenti tra realtà privilegiate e oppresse, nella volontà di urtare le coscienze per destarle da un torpore viziato e vizioso ed aprire pacificamente in esse una breccia.
Luisa Bondoni. Storica dell’arte e storica e critica della fotografia, si laurea nel 2006 in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università di Parma, con una tesi in storia della fotografia, con relatori Lucia Miodini e Arturo Carlo Quintavalle. Nel 2004 inizia la sua collaborazione con il Museo Nazionale della Fotografia di Brescia di cui oggi è la curatrice, occupandosi dell’archiviazione, catalogazione e conservazione del patrimonio e dell’organizzazione di mostre ed eventi. Già docente di Storia della Fotografia nel master post universitario Archivi fotografici presso l’Università degli Studi di Trieste, oggi insegna storia della fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Rimini. Realizza conferenze, corsi, seminari e workshop dedicati alla cultura fotografica, profondamente convinta che per esser e fotografi serva consapevolezza e curiosità su quella che è la storia fotografica passata e contemporanea. É lettrice portfolio in vari festival e manifestazioni. Ha tenuto conferenze in occasione di importanti eventi come il Milano Photofestival, il Festival della Fotografia Etica e Phototrace. É curatrice di mostre e scrive testi critici per cataloghi. I suoi testi sono pubblicati su numerosi cataloghi fotografici ed attualmente è Delegata Provinciale FIAF per Brescia e collabora con la rivista Fotoit. Contribuisce come giurata in concorsi fotografici nazionali.