Martedì 26 febbraio 2008 alle ore 20,45 nella Sala Bevilacqua di via Pace n.10 a Brescia il prof. Giovanni Bazoli e il prof. Michele Nicoletti hanno presentato il libro di Matteo Perrini, Filosofia e coscienza (Socrate, Seneca, Agostino, Tommaso Moro, Erasmo da Rotterdam, Bergson), Editrice Morcelliana, Brescia 2008.
A un anno della morte del prof. Matteo Perrini, fondatore e anima della CCDC, l’editrice Morcelliana pubblica il volume al quale egli ha lavorato fino agli ultimi giorni. Il libro compendia le riflessioni di una vita intorno agli autori che più ha amato. Sono tutti pensatori drammaticamente in relazione con il loro tempo e che hanno svolto un servizio alla comunità in cui vissero, testimoniando i valori della libertà e della verità, a costo spesso della vita. Non è un caso che dei sei autori trattati, ben tre – Socrate, Seneca e Tommaso Moro – siano morti per mano del potere politico. “Perché un pensiero cambi il mondo, bisogna che cambi la vita di colui che lo esprime. Che cambi in esempio”: questo pensiero di Albert Camus, così caro a Perrini, coglie in radice la scelta e, ancor prima, la sua immediata sintonia con uomini di pensiero che si connotano per la feconda armonia dell’intelligenza con la passione, come pure tra le parole ed i fatti. La soluzione fornita da questi grandi pensatori al problematico rapporto tra l’etica e la politica, tra la forma statica della religione e quella dinamica, tra la coscienza e il potere pubblico appartiene alle acquisizioni che si vogliono perenni del pensiero occidentale, cioè affidate al continuo e libero sforzo di riappropriazione da parte di ciascuna persona e della stessa comunità politica e civile. Questo libro, che ci permette di riascoltare il tono e le inflessioni del pensiero di Perrini, facilita un tale compito per la chiarezza dell’esposizione, la profondità delle argomentazioni non meno che per la trasparente testimonianza dell’Autore.
Matteo Perrini (1925-2007), per decenni insegnante di filosofia nei licei di Brescia e fondatore della Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, ha curato per La Scuola l’edizione di classici più volte ristampati: Confessioni di Agostino (1977), A Diogneto (1985), Le due fonti della morale e della religione di Bergson (1996), Ritratti di Thomas More di Erasmo da Rotterdam (2000); inoltre ha pubblicato Seneca. L’immagine della vita (La Nuova Italia 1998) e, in collaborazione con P. Miquel, Le preghiere dell’umanità (Queriniana 1993). Ha collaborato a riviste («Humanitas», «Pedagogia e Vita», «Studium», «Nuova Secondaria») e quotidiani («L’Osservatore Romano», «Giornale di Brescia»). (Fonte: www.morcelliana.it – 2008)
Michele Nicoletti (Trento, 19 novembre 1956) è un filosofo e politico italiano. Dopo la laurea in Filosofia presso l’Università di Bologna, ha proseguito le attività di ricerca presso l’Istituto Trentino di Cultura e le Università di Innsbruck e Monaco. Ricercatore in Filosofia Teoretica presso l’Università di Padova, ha poi insegnato Filosofia Politica come Professore Associato presso la stessa Università e poi, come Professore Ordinario, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia e la Scuola di Studi Internazionali dell’Università degli Studi di Trento. Nel febbraio 2013 viene eletto Deputato nelle liste del Partito Democratico e diviene membro della Commissione Affari Esteri e della Delegazione. Il 6 agosto 2014 diviene Presidente della Delegazione Italiana presso l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa e il 28 settembre 2015 viene eletto capogruppo del PSE all’interno della stessa Assemblea. Nel 2018 è stato Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. È il secondo italiano a presiedere l’Assemblea Parlamentare, dopo Giuseppe Vedovato (1972 – 1975). Nel novembre 2019 è stato eletto Presidente della Società Italiana di Filosofia Politica (SIFP). Nel dicembre 2021 esce il primo numero della Rivista Italiana di Filosofia Politica (RIFP) di cui è attualmente Editor in Chief. Tra le sue pubblicazioni: La dialettica dell’Incarnazione: soggettività e storia in S. Kierkegaard, Bologna: EDB, 1983; Trascendenza e potere: la teologia politica di Carl Schmitt, Brescia: Morcelliana, 1990; La politica e il male, Brescia: Morcelliana, 2000; Religion and Empire: Carl Schmitt’s Kathechon between International Relations and the Philosophy of History, in International Law and Religion ed. by M. Koskenniemi, M. García-Salmones Rovira and P. Amorosa, Oxford University Press, 2017; Il governo senza orgoglio, Il Mulino, 2020. (wikipedia.org – 2022)
Giovanni Bazoli (Brescia, 1932). Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo. Avvocato. Docente di “Diritto amministrativo” e “Istituzioni di diritto pubblico” all’Università Cattolica di Milano. Ha lasciato l’insegnamento nel 2003. Nel 1982 è stato uno degli artefici della nascita del Nuovo Banco Ambrosiano e da allora è rimasto ininterrottamente alla guida dell’istituto fino alla costituzione, nel gennaio 2007, di Intesa Sanpaolo, di cui è stato Presidente del Consiglio di Sorveglianza fino all’aprile 2016. E’ stato insignito delle onorificenze di Cavaliere del Lavoro, di Cavaliere di Gran Croce e, in Francia, di Officier de la Légion d’Honneur. Lauree honoris causa in “Economia Bancaria” conferita dall’Università degli Studi di Macerata e in “Conservazione dei beni culturali” conferita dall’Università degli Studi di Udine. (www.group.intesasanpaolo.com – 2019)