Presentazione del libro”L’animo degli offesi e il contagio del male”

Venerdì 25 maggio 2018 alle ore 18 nella libreria dell’Università Cattolica di Brescia (via Trieste n. 17/d – Brescia) è stato presentato il recente libro del filosofo Salvatore Natolisui Promessi Sposi, “L’animo degli offesi e il contagio del male“. Insieme all’Autore è intervenuto il prof. Pietro Gibellini, già docente di letteratura italiana all’Università di Venezia.

Salvatore Natoli (Patti, 18 settembre 1942) è un docente e filosofo italiano. Si è laureato in filosofia presso l’Università Cattolica di Milano, dove ha trascorso gli anni nel Collegio Augustinianum. Ha insegnato Logica alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Filosofia politica alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano. La sua ricerca ha preso avvio da indagini logico-epistemologiche. Da qui i suoi scritti su Aristotele e Cartesio. Si è poi indirizzata all’approfondimento del problema della soggettività con particolare riferimento al nesso tra simboli, credenze e forme di vita.
In questo quadro si sono sviluppate le indagini su passioni e affetti, dolore, felicità. Da qui la ricerca si estesa a una più ampia fenomenologia ed analisi delle condotte morali. Attualmente i suoi studi vertono sulle forme del fare e la responsabilità nell’agire. Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo L’edificazione di sé (Laterza, 2015), Il buon uso del mondo (Mondadori, 2015), Il rischio di darsi (il Mulino, 2016), L’esperienza del dolore(Feltrinelli, 2016), L’arte di meditare (Feltrinelli, 2016) e Dizionario dei vizi e delle virtù(Feltrinelli, 2017). L’animo degli offesi e il contagio del male è appena stato pubblicato da il Saggiatore.

Pietro Gibellini è nato a Pralboino (Brescia) il 16 maggio 1945. Alunno del collegio “Ghislieri”, si è laureato in Lettere a Pavia (1968), discutendo la tesi con Dante Isella, correlatori Maria Corti e Cesare Segre. Già ricercatore nell’ateneo pavese (1974) e chargé de cours a Ginevra (1982), ha coperto la cattedra di Letteratura italiana all’Aquila (1987), poi a Trieste (1990), donde è passato a “Ca’ Foscari” (1996). È stato docente a contratto all’Università Cattolica di Brescia. Oltre alla sua disciplina, ha insegnato anche Filologia italiana e Letteratura moderna e contemporanea. Si è interessato di educazione letteraria, realizzando un’ampia storia-antologia per la scuola e insegnando alla SSIS del Veneto. Collabora alla pagina culturale di un quotidiano nazionale. Editore, commentatore e interprete di testi, ha offerto contributi dal Medioevo al Novecento, studiando in particolare l’età moderna: Belli, la poesia dialettale dell’Otto e del Novecento, la “linea lombarda” da Parini a Gadda, Manzoni, D’Annunzio, la critica delle varianti. Da alcuni anni si occupa del mito classico nella letteratura italiana, e sul tema ha guidato una ricerca interateneo (PRIN), ora estesa alla memoria della Bibbia nella letteratura italiana. Attende all’edizione critica e commentata dei Sonetti di Belli per i “Meridiani”. Coordina il Dottorato in Italianistica e Filologia classico-medievale. Presiede il comitato scientifico per l’Edizione Nazionale dell’opera di D’Annunzio e quello degli scritti di Giovita Scalvini, ed è membro di quelli per Belli e Fogazzaro. È nella direzione e/o comitati scientifici delle riviste “Critica letteraria”, “Humanitas”, “Letteratura e dialetti”, “Rivista di letteratura italiana”, “Ermeneutica letteraria”, “Esperienze letterarie”, “Italian Studies in Southern Africa”, “Archivio d’Annunzio-rivista di cultura comparata”. Ha diretto la collana di “Letteratura delle regioni d’Italia” dell’ed. La Scuola e la rivista “Quaderni dannunziani”. (unive.it – 2021)

L’incontro è stato organizzato dalla Cooperativa cattolico-democratica di cultura in collaborazione con la Libreria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia.