Proiezione del film “La Rosa Bianca. Sophie Scholl” (Darfo)

Venerdì 27 gennaio 2017 alle ore 20,30 a Darfo Boario Terme, presso il Conventone, c’è stata la proiezione del film “La Rosa Bianca. Sophie Scholl” di Marc Rothemud.
Hanno presentato la proiezione Marta Perrini e Savino Pezzotta.

Marta Perrini Nata nel 1987, si laurea in Lettere moderne all’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi su Sophie Scholl e Etty Hillesum e poi su Hannah Arendt e Etty Hillesum. Studiosa del periodo della Shoah, è intervenuta ad alcuni convegni internazionali e ha tenuto numerose conferenze in Italia e all’estero in particolare sui temi della resistenza e della memoria. Collabora con diversi giornali e riviste, ed è curatrice del libro La Rosa Bianca. La sfida della responsabilità (IPOC 2013).

Savino Pezzotta (1943) è stato un politico e sindacalista nella Cisl di cui è stato più volte Segretario, presidente della Fondazione Ezio Tarantelli e della Fondazione per il Sud. Oggi continua a interessarsi di questioni sociali, di pace e di cooperazione internazionale insieme all’associazione Exodus fondata da don Antonio Mazzi.

Il film (Germania 2005). La storia de La Rosa Bianca e dei fratelli Scholl non è nuova al cinema tedesco, il regista Marc Rothemund è stato preceduto negli anni Ottanta da due connazionali, gli autori Percy Adlon e Michael Verhoeven. Questa volta però ci troviamo davanti a un’opera con un diverso respiro e con una diversa storia, che prende avvio ed è favorita dal ritrovamento di documenti inediti conservati per decenni negli archivi della Germania Est e resi pubblici soltanto nel 1990. A partire dai verbali originali degli interrogatori e dalle numerose testimonianze, come quella della compagna di cella Else Gebel, Rothemund costruisce un film dove il 90% delle parole e delle azioni sono autentiche, riservandosi soltanto in due occasioni di sviluppare una sua verità.
Nelle opere precedenti Sophie finiva per perdersi e confondersi nel gruppo, nel coro studentesco. Qui, al contrario, ogni movimento della macchina da presa, ogni piano è per lei, per la sua figura esile e tragica, portatrice sana, come Antigone, di amore fraterno e di coraggio civile. A incarnare il sacrificio di Sophie è il talento di Julia Jentsch, sola davanti alla macchina da presa che lascia sullo sfondo bandiere e divise (www.mymovies.it).

L’iniziativa è stata promossa da Comune di Darfo Boario Terme, Comunità Montana di Valle Camonica, Associazione Fiamme Verdi, Ecomuseo della Resistenza in Mortirolo, Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura