L’incontro con Bernhard Casper si è tenuto nella Sala Bevilacqua di via Pace n.10 a Brescia alle ore 20,45 del 28 gennaio 2009. L’illustra filosofo ha parlato sul tema: “Quale dialogo tra le religioni?”.
Profilo di Casper.
Nato a Trier nel 1931, Bernhard Casper, allievo di Bernhard Welte, è professore emerito di
Filosofia della religione all’Università Freiburg im Breisgau. La sua ricerca, che va dal pensiero
dialogico al plesso linguaggio e tempo si impernia su due linee metodiche dialetticamente
articolate: quella fenomeno-logico-ermeneutica (Martin Heidegger) e quella del «nuovo pensiero » (Franz Rosenzweig). Per Casper l’oggetto della filosofia della religione consiste fondamentalmente nell’evento della preghiera come «atto estremo di un essere umano razionale che si temporalizza». Questo oggetto presuppone la fede e Casper non nasconde il suo legame con il cristianesimo, intendendo il pensare filosofico strettamente congiunto con la teologia per la comune dimensione ermeneutica. Dall’analisi della preghiera sia del singolo che della comunità e della festa, emergono temi tipici quali: l’attenzione, la temporalizzazione dell’uomo, la formazione del linguaggio, la corporeità, la quotidianità. Temi che trovano il loro fondamento nella storicità del pensiero, in una determinata esperienza religiosa, sulla quale Casper radica la possibilità di una Theologia philosophica. Conosciuto dal pubblico italiano per numerosi saggi, frutto in particolare della sua partecipazione ai Colloqui Castelli di Roma e per le numerose conferenze tenute in molti atenei nazionali, Casper si è imposto nel dibattito filosofico contemporaneo proprio per la sua impostazione teoretica innovativa: «la quale, pur proseguendo la linea della tradizione ermeneutica – scrive Adriano Fabris nella premessa a Essere ed evento –, va al di là di essa e si confronta in maniera originale con il pensiero ebraico del Novecento. A Casper – continua Fabris – dobbiamo l’impulso decisivo che ha portato all’edizione delle opere di Franz Rosenzweig, il pensatore ebreo-tedesco che ha elaborato un pensiero attraversato in maniera concreta dall’esperienza e dal linguaggio. A Casper dobbiamo inoltre la riscoperta nel nostro tempo di Ferdinand Ebner, il maestro austriaco pensatore del dialogo.
E sempre a Casper la cultura tedesca deve l’introduzione nel dibattito filosofico post-heideggeriano, degli stimoli decisivi legati alla riflessione di Emmanuel Lévinas e di altri pensatori della fenomenologia religiosa francese contemporanea». Insignito del Dottorato honoris causa presso l’Institute Catholique di Parigi, Casper ha pubblicato in italiano le seguenti opere:
Ermeneutica e teologia (Morcelliana, Brescia 1974), Per una ermeneutica dell’accadimento religioso (CEDAM, Padova 2003); Per una fondazione della teologia filosofica nell’evento, in
«Humanitas» 3(2004). Rosenzweig e Heidegger. Essere ed evento (Morcelliana, Brescia 2008) e Il pensiero dialogico (Morcelliana, Brescia 2008).