Mercoledì 25 maggio 1994 nella Sala Libretti del Giornale di Brescia, via Saffi n.13/a in Brescia, ore 20,45, si è tenuto un incontro sul tema: “Quale fedelalismo?” promosso dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, dal Giornale di Brescia e dalla Fondazione Agnelli. Sono intervenuti Pietro Gastaldo, responsabile del programma di ricerca della Fondazione Agnelli, Giovanni Bognetti, ordinario di diritto italiano e comparato nell’Università di Milano, e Giancarlo Pola, direttore dell’istituto di Economia e finanza dell’Università di Ferrara..
Piero Gastaldo, nato a Torino nel 1954, è laureato in Giurisprudenza. Ha una lunga esperienza nel mondo delle fondazioni avendo anche collaborato per 15 anni con la Fondazione Agnelli di cui ha diretto tra il 1988 e il 1995 l’attività di ricerca. Ha tenuto insegnamenti presso il Politecnico e l’Università di Torino e la Scuola di Applicazione dell’Esercito. È vice presidente del Network of European Foundations di Bruxelles e siede fra l’altro negli organi direttivi della European Cultural Foundation di Amsterdam, dell’Istituto Affari Internazionali di Roma, e dell’Asia Europe Foundation. Dopo una breve esperienza quale assessore tecnico del Comune di Torino nella prima Giunta Castellani, nella quale ha dato impulso ai progetti di privatizzazione delle ex-municipalizzate, nel 1997 ha iniziato a collaborare con la Compagnia di San Paolo, dapprima come consulente per le attività istituzionali, nel 1998 come dirigente, e dal 2001 come Segretario Generale. (http://www.vita.it – 2019)
Giovanni Bognetti (Milano, 10 dicembre 1930 – Milano, 15 luglio 2013) -Primogenito di Giampiero, professore ordinario di Storia del diritto italiano noto per i suoi studi sull’età longobarda, si laureò nel 1953 presso l’Università degli studi di Milano con Renato Treves. Nel 1955 ottenne il primo insegnamento come incaricato presso l’Università di Urbino. Nel 1958 pubblicò le sue prime monografie: Il pensiero filosofico giuridico nord-americano del XX secolo. I fondatori: Holmes, Pound, Cardozo e La libertà d’espressione nella giurisprudenza nord-americana (Milano). Nel 1959 ottenne la libera docenza in Filosofia del diritto. Nel 1962 fu proclamato vincitore del primo concorso per l’ordinariato di Diritto pubblico comparato, bandito dall’Ateneo padovano. Gli altri ternati erano Antonio La Pergola e Paolo Tesauro. Nel 1963 pubblicò la terza monografia, La responsabilità per tort del funzionario e dello Stato nel diritto nordamericano, Milano, 1963. Preso servizio presso l’Università di Urbino, vi rimase titolare di cattedra fino al 1969. In quegli anni fece ritorno negli Stati Uniti, dove era già stato studente durante il terzo anno di giurisprudenza, nel 1952, nella University of Wisconsin, a Madison. Tra il 1962 e il 1963 soggiornò così presso la University of Virginia, a Charlottesville, nel Woodrow Wilson Department of Government and Foreign Affairs. In America fece poi ritorno nel primo semestre del 1967, insegnando nel Department of Political Science della Notre Dame University. Dal 1969 al 1979 fu professore ordinario di Diritto pubblico comparato presso l’Università di Pavia, lavorando con pubblicisti come Umberto Pototschnig e Serio Galeotti prima, Sergio Bartole e Valerio Onida poi. Tornò come visiting professor negli Stati Uniti, questa volta alla Case Western University di Cleveland, Ohio, negli anni dal 1975 al 1979, e poi di nuovo nei semestri autunnali del 1981, 1988 e 1992. Dal 1980 si era intanto trasferito presso l’Università degli studi di Milano, dove rimase ordinario di Diritto pubblico comparato sino al 1998, venendovi poi nominato Professore emerito. Dal 1987 al pensionamento (2003) fu anche Direttore del Dipartimento di diritto pubblico. Nei primi anni ’80 partecipò al lavoro del “Gruppo di Milano”, guidato da Gianfranco Miglio, sfociato nel volume del 1983, di cui curò le parti dedicate alla Costituzione economica, alla Corte costituzionale, al Giudiziario. Del 1988 è invece la monografia Costituzione, legislazione, sindacati. Una legge per le relazioni industriali, Milano. Del 1991 altri due lavori monografici: Europa in crisi. Due studi su alcuni aspetti della fine della III Repubblica francese e della Repubblica di Weimar, Milano e La cultura giuridica e le facoltà di giurisprudenza a Milano nel secolo XX, Milano. Del 1993 La Costituzione economica italiana, Milano. Negli Stati Uniti tornò più volte negli anni ’90, prima nel 1990 alla School of Law di Berkeley, California e poi ancora negli anni successivi, poi alla School of Law della Columbia University, a New York, dal settembre al gennaio del 1994. Negli anni ’90 produsse importanti monografie, tra le quali La Costituzione economica italiana, Milano, 1993; Introduzione al Diritto costituzionale comparato. Il metodo, Torino, 1994; Costituzione, televisione, legge antitrust, Milano, 1996; Lo spirito del costituzionalismo americano, Breve profilo del diritto costituzionale degli Stati Uniti, (1)La Costituzione liberale, Torino, 1998 e (2)La costituzione democratica, Torino, 2000; Lo Stato e i gruppi di interesse negli ordinamenti borghesi, Milano, 1998. Negli stessi anni collaborò stabilmente con Il Sole-24 ore, pubblicando quasi duecento articoli, spesso di fondo, riversandovi, oltre che le competenze costituzionalistiche e comparatistiche, grande passione civile. Negli anni dal 2003 al 2010 insegnò per contratto Istituzioni di diritto pubblico presso l’Università Bocconi di Milano e Diritto costituzionale presso l’Ateneo LIUCC di Castellanza (2003-2013). Del 2001 è la seconda edizione del volume La divisione dei poteri. Saggio di diritto comparato, Milano. Il suo ultimo lavoro monografico, del 2008, fu The American Constitution and Italian Constitutionalism. An Essay in Comparative Constitutional History, Bologna. Giovanni Bognetti non ha mai cambiato raggruppamento scientifico-disciplinare, pur insegnando altre materie pubblicistiche in Facoltà di Giurisprudenza e di Economia; non si è mai lasciato distrarre dalla ricerca comparatistica, che ha coltivato a tempo pieno; è sempre stato fedele al suo approccio metodologico, di cui ha dato plurimi magistrali esempi; ha costantemente dimostrato di saper calare le sue motivazioni culturali nel lavoro scientifico, senza che il metodo ne venisse contaminato; pur venerando il diritto americano, ha padroneggiato con non minore capacità il diritto tedesco e quelli francofoni, conoscendo e praticando le relative lingue. Un comparatista completo e a tutto tondo. (Giuseppe Franco Ferrari – http://www.dpce.it – 2019)
Giancarlo Pola (1940) è stato docente universitario di discipline economiche inerenti la finanza pubblica presso le Università di Ferrara, Trento, Milano-Cattolica e Milano-Bicocca. Tra il 2013 e il 2015 è stato Presidente di Eupolislombardia, l’Ente regionale lombardo per la ricerca e la formazione. Attualmente riveste il ruolo di Eminente Studioso presso l’Università di Ferrara. È esperto di federalismo fiscale, soprattutto in contesti internazionali: in tale ruolo è stato curatore del volume Principles and Practices of Fiscal Autonomy: Experiences, Debates and Prospects (Ashgate, 2015). (www.ilsussidiario.net – 2019)