Seneca – Profilo biografico e cronologia

Fonte: Seneca. L’immagine della vita a cura di Matteo Perrini, La Nuova Italia, Firenze 1998.

PROFILO BIOGRAFICO E CRONOLOGIA

  1. Gli anni della formazione, l’avvio alla carriera politica, il soggiorno in Egitto (1 a.C. – 31 d.C.)

Tra l’1 a.C. e l’1 d.C.

Lucio Anneo Seneca nasce a Cordova da famiglia di ceto equestre. Il padre, che si chiama anch’egli L. Anneo, è detto Seneca il Retore. Fu storiografo dell’età sua e autore di opere sui retori del tempo di Augusto. La madre Elvia, che aveva schietta inclinazione per la filosofia, si era sposata giovanissima. Il futuro filosofo è il secondo di tre figli. La famiglia si trasferisce a Roma.

14, 19 agosto

Morte di Augusto e avvento di Tiberio.

14 – 37 d.C.

Regno di Tiberio.

16

Gaio Galerio sposa la zia materna di Seneca e diventa prefetto d’Egitto.

16 – 19

Seneca frequenta il pitagorico Sozione, lo stoico Attalo e Papirio   Fabiano, tutti in vari modi legati alla scuola dei Sestii. Editto             imperiale contro i culti stranieri e le scuole filosofiche ad essi assimilabili.

19

Morte di Germanico.

20 – 25

Gli inizi del cursus honorum intralciati dal progressivo peggioramento della salute. Partenza per l’Egitto, dove è premurosamente curato dalla zia.

25 – 31

Soggiorna in Egitto per sei anni. Conoscenza sia della civiltà egiziana, sia del giudaismo alessandrino di Filone. Ricerche di carattere scientifico. Compone “La geografia e la religione dell’Egitto”.

31

Ritorno di Seneca a Roma e morte, durante il viaggio, dello zio Galerio.

  1. Il decennio mondano (31 – 41)

34 – 35

Con l’appoggio della zia Seneca ottiene la questura.

37, 16 marzo

Morte di Tiberio. Avvento del figlio di Germanico, Gaio Cesare detto Caligola.

37 – 41                            

Regno di Caligola. Gli inizi suscitano grandi speranze.

37, 15 dicembre

Agrippina Junior, figlia di Germanico,dà alla luce Lucio Domizio Enobarbo, il futuro Nerone.

39

Caligola riabilita Tiberio e governa come un despota. Detesta Seneca e manifesta la volontà di mandarlo a morte. Morte di Seneca padre.

39, ottobre

Scoperta la congiura di M. Emilio Lepido e di C. Lentulo Geticulo. Le sorelle di Caligola, Agrippina e Livilla, sono mandate in esilio. Il futuro destinatario delle “Epistulae”, Lucilio, è inquisito, ma non tradisce gli amici.

39 – 40 autunno/inverno

Seneca compone la consolazione “Ad Marciam”, la figlia dello storico Aulo Cremuzio Cordo. Marcia pubblica le opere del padre fatte bruciare pubblicamente da Tiberio nel 25.

40 – 41

Soggiorno di Filone a Roma dall’inizio del 40 alla   metà del 41.

41, 24 gennaio

Assassinio di Caligola. Ascesa al trono di Claudio, fratello del venerato Germanico e zio di Caligola. Claudio era da un paio d’anni marito di Messalina e dal loro matrimonio erano nati Ottavia e Britannico.

41 – 54

Regno di Claudio. Le nipoti Agrippina e Livilla sono richiamate dall’esilio.

41, primavera

Pubblicazione del “De ira”, con allusioni al nuovo imperatore.

41, estate

Seneca è vittima di una congiura di palazzo ordita da Messalina, che vuol escludere dalle grazie di Claudio Livilla. Accusato di adulterio con Livilla,     è relegato in Corsica. Esilio di Livilla nel 41 e suo assassinio nel 43.

  1. Il lungo esilio e il ritorno. I cinque anni di precettorato

41 – 49

Esilio di Seneca in Corsica.

42, primavera

“Ad Helviam matrem, de consolazione”.

43 – 44

“Ad Polybium, de consolazione”.

45

Comincia la predicazione di san Paolo a Roma.

48, estate

Morte di Messalina.

49, febbraio

Matrimonio di Claudio e Agrippina, l’ambiziosa nipote, madre del futuro Nerone.

49, primavera

Richiamo di Seneca dall’esilio. Seneca si reca in pellegrinaggio ad Atene, capitale della filosofia.

49 – 50

Seneca sposa in seconde nozze l’amatissima e assai più giovane Paolina.

49 – 54

Comincia il quinquennio del precettorato di Nerone.

Discorso di san Paolo all’Aeropago, in Atene, sul “Dio ignoto”.

50, 25 febbraio

Claudio adotta formalmente Lucio Domizio Enobarbo, che riceve il nome di Nerone.

52

Afranio Burro diventa prefetto del pretorio.

A Corinto, gli ebrei conducono san Paolo dinanzi al proconsole Anneo Novato Gallione, il fratello di Seneca adottato dal retore Giunio Gallione: l’accusa è di insegnare ad adorare Dio in modo contrario alla legge di Mosè. Gallione, vedendo in ciò una disputa teologica e non un crimine, proscioglie Paolo.

Matrimonio legale, mai consumato, di Nerone con Ottavia, la figlia di Claudio.

54, 13 ottobre

Annuncio ufficiale della morte di Claudio. Nerone viene acclamato imperatore. Pronuncia in senato il discorso programmatico steso da Seneca. Il nuovo principe ha 16 anni; ne compirà 17 il 15 dicembre.

54 – 68

Regno di Nerone.

54, verso la fine

Circola anonimo il feroce pamphlet di Seneca contro Claudio, l’ “Apokolokyntòsis” (Metamorfosi in zucca) o “Ludus de morte Claudii”.

  1. Un filosofo al potere: il progetto della nuova società e il quinquennio del buon governo (54 – 59)

54, novembre

Si impegna ad abolire le procedure giudiziarie di carattere segreto e discrezionale e a separare la domus, cioè la corte, dal governo imperiale   che deve agire in collaborazione con i poteri costituzionali, ed in primo luogo con il senato.

55

Nasce Tacito, il futuro storico, autore degli “Annales” e delle “Historiae”.

Progressivo allontanamento di Nerone dalla madre Agrippina. Morte sospetta del quattordicenne Britannico, figlio di Claudio.

55 – 56

Seneca dedica a Nerone il “De clementia”, manifesto etico-politico dei tempi nuovi.

57

Poppea diventa l’amante ufficiale di Nerone e il marito, Salvio Ottone, è nominato governatore della Lusitania. Seneca riesce a far respingere dal consiglio del principe la decisione del senato di revocare la libertà agli ex-schiavi accusati di ingratitudine verso i loro padroni.

58

Nerone propone di sopprimere tutte le imposte indirette. Gravi accuse di Suillio contro Seneca. Suillio è processato e condannato. Seneca difende nel “De vita beata” il suo buon nome e i valori a cui aveva ispirato la sua esistenza.

  1. La notte di capo Miseno e il graduale mutamento di scena (59 – 62)

59, fine marzo

Fallito tentativo di uccidere Agrippina, con la complicità del comandante             della flotta di Capo Miseno, Aniceto. Convocazione a Miseno, in piena notte, di Seneca e Burro. Assassinio di Agrippina.

60 – 61

Seneca scrive il “De otio” e nel “De tranquillitate animi” prospetta la possibilità di un suo ritiro. Antonio Felice, procuratore di Giudea, trattiene per due anni illegalmente in carcere l’apostolo Paolo, a Cesarea. Il suo successore Porcio Festo intende avviare un regolare processo, ma l’apostolo, cittadino romano, preferisce appellarsi a Cesare. Tradotto a Roma, è affidato alla custodia del prefetto del pretorio, Afranio Burro. Dopo quasi due anni, le udienze, presiedute da Burro o dallo stesso principe, si concludono con l’assoluzione. Crescente influenza a corte di Poppea e di Afronio Tigellino. È rimessa in vigore la legge di lesa maestà finora resa inoperante grazie all’influenza di Seneca. Destituzione della classe dirigente di nomina senecana. Ad Anneo Lucano, nipote di Seneca e già consigliere letterario del principe, Nerone interdice di recitare in pubblico i suoi versi.

62

Terremoto di Pompei (5 febbraio).

Si moltiplicano i processi politici e le conseguenti confische dei beni dei   condannati.

Nerone ripudia la moglie Ottavia; la manda in esilio e la fa uccidere. Il 9 giugno Nerone sposa Poppea. Tigellino manda un chiaro avvertimento a Seneca: fa uccidere il suo amico Rubellio Plauto ed esilia il filosofo stoico Musonio Rufo. Lo stesso Seneca è accusato di alto tradimento, ma gli è ancora concesso di difendersi ed è salvo. Muore Burro. L’isolamento di Seneca è totale. Seneca chiede a Nerone di ritirarsi.

  1. L’ultimo triennio: la lotta dal ritiro, l’intensa produzione, la morte (primavera del 62 – aprile del 65)

62, giugno

Seneca frequenta per breve tempo le lezioni di filosofia di Demetrio il Cinico, a Roma, e dello stoico Metronace, a Napoli. Comincia la stesura delle “Epistulae ad Lucilium”. Il carteggio sarà interrotto solo dalla morte.

62 – 63

Intensa produzione filosofica: Seneca dedica a Lucilio la vasta opera “Naturalium quaestionum”, di cui completa la redazione, e il dialogo “De providentia”. Scrive in questi anni due ampi trattati, il “De beneficiis” e i “Moralis philosophiae libri”. Di quest’ultimo ci restano pochi frammenti.

64, 19 luglio

Inizia il grande incendio di Roma, durato sei giorni e sei notti. Non è certo che sia stato Nerone ad averlo voluto, come invece affermano Svetonio e Dione Cassio, inclini ad accreditare l’infamante accusa che circolava in mezzo al popolo. È certo, però, che Nerone produsse dei falsi responsabili, i cristiani, e scatenò nei loro confronti la prima grande persecuzione, considerando a tutti gli effetti illecita  la loro religione. Il numero elevato delle vittime e la regia neroniana, che volle trasformare la loro morte in divertimento, turbò profondamente i romani (Tacito, Ann. 15,44, 5).

65, fine aprile

Scoperta della congiura antineroniana ordita da Calpurnio Pisone. La comunicazione della condanna a morte raggiunge Seneca in una sua villa, a quattro miglia da Roma. Suicidio di Seneca. Della famiglia di Seneca sono costretti a uccidersi il fratello Mela e il figlio ventiseienne di questi, Lucano, autore del poema “Farsaglia”. Ignoriamo se Lucilio sia sopravvissuto a Seneca.

67

Decapitazione dell’apostolo Paolo.

68

La rivolta contro Nerone scoppia all’inizio dell’anno a Lione e si diffonde anche in Italia. Il 9 giugno l’imperatore, ormai perduto, cerca scampo nella notte tempestosa presso un suo liberto. Lì lo raggiunge la notizia che il senato lo aveva dichiarato “nemico pubblico” e allora si dette la morte.

69

Nasce Svetonio Tranquillo, lo storico che scriverà “De vita Caesarum”.

100

Nel “Panegirico di Traiano” Plinio il Giovane riprende esplicitamente il disegno politico di Seneca.