Ubaldo Migliorati

Tematiche: Biografie

BRESCIA, VICOLO DELL’INGANNO, 1

QUI ABITAVA
UBALDO MIGLIORATI
NATO NEL 1923
ARRESTATO IL 27.2.1945
COME POLITICO
DEPORTATO A BUCHENWALD
ASSASSINATO IL 12.3.1945
Nasce il 17 luglio 1923 a Pavone Mella, comune nella bassa pianura bresciana a vocazione agricola, da Riccardo Migliorati e Maria Segari. Nel 1943 è studente del terzo anno Magistrali Superiori, quando viene chiamato alle armi il 14 gennaio,  dopo il congedo illimitato provvisorio del 21 maggio 1942.  Dalla descrizione in occasione della visita militare risulta alto m. 1,71, di corporatura normale, viso ovale, capelli e occhi castani. Il 16 gennaio 1943 entra a far parte del Dep. 33° Regg. fanteria  e giunge in territorio di guerra, prima come fante scelto, poi come caporale (24.04.1943). Viene poi trasferito nel III Regg. Fanteria. Disp. S.M.R.E. il 16 aprile 1943. Inviato in breve licenza per esami in data 8 giugno, è nominato caporalmaggiore il 15 luglio. Dopo l’8 settembre risulta “sbandato”. Chiamato a far parte dell’esercito della R.S.I. non si presenta. All’anagrafe del Comune di Brescia risulta celibe e  trasferito da Pavone Mella in città il 18 luglio 1943 (ultimo indirizzo noto è Vicolo dell’Inganno, 1). Non si hanno finora informazioni precise sul periodo tra settembre 1943 e agosto 1944. Probabilmente entra in clandestinità. Il 9 agosto 1944 è catturato dai tedeschi e fatto prigioniero come detenuto politico. In base alle indicazioni di una lettera datata 7 settembre 1950 di una parente residente ad Hannover, pare che Ubaldo Migliorati sia passato prima da Torgau, campo di prigionia nel distretto militare di Dresda, e poi da Wildflecken/Rhon da dove è arrivata la sua ultima lettera, datata novembre 1944. La sua destinazione finale è il campo di concentramento di Buchenwald in Turingia, nei pressi di Weimar. Il documento di ingresso al campo di Buchenwald riporta la data del 27 febbraio 1945 e indica data e luogo di nascita, caratteristiche fisiche,  stato anagrafico, nome del padre e indirizzo e, come motivo della prigionia, “polit. Italiener” con il numero 133.818 Block 63.
Il simbolo che gli viene assegnato è il triangolo rosso con la lettera “I”. A Buchenwald muore il 12 marzo 1945, ufficialmente per polmonite, un mese prima della liberazione del campo (quando erano ancora presenti circa 21.000 prigionieri). La liberazione del campo infatti avverrà l’11 aprile da parte delle truppe americane, dopo che i nazisti avevano fatto evacuare più di 25.000 internati (in prevalenza ebrei, polacchi, cechi e prigionieri di guerra russi). La famiglia è informata con espresso raccomandata n. 574029 del 14 luglio 1945 del Ministero della Difesa Esercito. Gli viene conferita la Croce al merito di guerra alla memoria dal Comandante Militare Territoriale di Torino in data 19 dicembre 1957 n. 3913, per l’internamento in Germania dopo l’8 settembre 1943.
Fonti: 1. Archivio di Stato di Brescia 2. Archivio dell’Anagrafe del Comune di Brescia 3. ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen (D) Comitè International Croix Rouge Ginevra 4. Elenco deportati, reg.4, ARECBs b. 65/e; Internati militari. Vari, reg. 1,2, ARECBs b. 65/d; Civili deportati, ARECBs b. 65/e
A cura degli studenti Camilla Castiello, Barbara Martinelli, Giulia Nicolini e della prof.ssa Teresina Galloncelli del Liceo classico “Arnaldo da Brescia”.