L’incontro con il magistrato Nicolò Amato, direttore generale degli istituti di pena, si è tenuto il 14 febbraio 1989 nella Sala Bevilacqua di via Pace n. 10 a Brescia, ore 20,45, su iniziativa della CCDC. Il tema assegnato è stato: “Una riforma possibile: il carcere in Italia”. Hanno aderito all’iniziativa il Ceis, l’Associazione avvocati bresciani e l’Associazione giovani avvocati di Brescia.
Nicolò Amato, magistrato e docente di Filosofia del diritto, ha per molti anni rappresentato la Procura di Roma nei più importanti processi, come quello per il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro e la strage della sua scorta e quello per l’attentato a Giovanni Paolo II. Successivamente, per quasi undici anni, ha diretto il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria durante gli anni del terrorismo politico e delle stragi di mafia, dando al sistema carcerario italiano uno straordinario sviluppo e prestigio internazionale, nel nome di quello che è stato chiamato «il carcere della speranza»; e riuscendo a risolvere la pericolosissima rivolta dei detenuti di Porto Azzurro del 1987, senza cedimento dello Stato e senza versamento di sangue. Per la sua esperienza penitenziaria è stato invitato quale esperto da alcuni Paesi esteri. Ha insegnato all’Università “La Sapienza” di Roma e all’Università di Urbino. Ha collaborato per molti anni a varie riviste giuridiche, nonché ai quotidiani nazionali “la Repubblica” e “Il Messaggero”. (http://www.store.rubbettinoeditore.it – 2019)