Bresciaoggi, 5 dicembre 2008
MERCOLEDÌ PROSSIMO NELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO UN EVENTO ORGANIZZATO DALLA CCDC
Suor Marie, una voce per la pace nel mondo
di Lisa Cesco
Sarà la voce di suor Marie Keyrouz a celebrare in musica il 60esimo anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, con un concerto speciale che unirà canti d’Oriente e d’Occidente. «Una voce per la pace» è la serata organizzata dalla Cooperativa cattolico-democratica di cultura mercoledì prossimo 10 dicembre nella chiesa di San Francesco alle 20,45, un evento organizzato in collaborazione con Comune, Provincia, Commissione Pari opportunità, convento di San Francesco, fondazione Asm, Movimento ecclesiale carmelitano, Padri della Pace, ufficio Pastorale per l’ecumenismo e ufficio Oratori.
S uor Marie Keyrouz insieme all’«Ensemble de la paix» animerà un concerto con repertori antichi che raccontano le diverse espressioni della musica sacra, da quella occidentale classica al canto gregoriano, ambrosiano, siriano, maronita, bizantino-melkita. La religiosa libanese offrirà un saggio della sua celebre voce, capace di piegarsi ai più diversi registri vocali ric hiesti dalle partiture. Ad accompagnarla – con pianoforte, violino, contrabbasso e strumenti orientali come qanun, nay, e le percussioni di riq, naqus e madhar – saranno sei esponenti dell’«Ensemble de la paix», gruppo musicale da lei costituito con strumentisti e coristi di diverse religioni e nazionalità per esprimere l’urgenza di pace e armonia fra i popoli.
IL CONCERTO, ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, si aprirà con un suggestivo Alleluia per sola voce, tratto dalla tradizione bizantina, per poi proseguire con brani della tradizione musicale occidentale, come l’Ave Maria di Gounod e il Panis Angelicus di Franck, cantati in latino e alternati a salmi in lingua araba, a momenti di improvvisazione musicale e a brani, fra cui una poesia di Tagore, musicati dalla stessa suor Marie.
«Attraverso il canto cadono molte barriere, e una voce straordinaria come quella di suor Keyrouz può davvero diventare un messaggio di pace », spiega la presidente della Ccdc, Paola Paganuzzi, nel presentare l’evento insieme alla presidente del Consiglio comunale, Simona Bordonali – che ha ricordato l’importanza della Dichiarazione come «documento storico per le conquiste civili della nostra società» – e al presidente della Provincia Alberto Cavalli.
SUOR MARIE Keyrouz fa parte della congregazione del le suore di San Basilio, appartenente al Patriarcato greco-melchita di rito cattolico, ha vissuto la guerra del Libano e da anni è impegnata in concerti in tutto il mondo per far conoscere il canto sacro e raccogliere fondi a favore dell’infanzia in difficoltà, attivando progetti di scolarizzazione e di cure sanitarie. A Parigi, dove risiede, ha fondato l’Istituto internazionale di canto sacro per tramandare le tradizioni antiche della vocalità. Fra i concerti tenuti durante festival e manifestazioni internazionali va ricordato quello nella sede dell’Unesco a Parigi nel 2006. In Italia suor Marie ha aperto con il De profundis il «Concerto per il Libano» diretto da Riccardo Muti al Quirinale nel luglio del 2007.