Repubblica, 21 ottobre 2014
“Vivere o scrivere”: è questo il titolo della mostra dedicata a Varlam Salamov a Brescia da mercoledì 22 ottobre al 7 novembre. Ospitata dal Corridoio Montini dell’Università Cattolica e promossa dall’associazione Memorial Italia con Literaturhaus Berlin con la Cooperativa Cattolico-Democratica di Cultura, la retrospettiva punta i riflettori sulla figura del grande scrittore russo, scomparso nel 1982 a 74 anni, e già nel titolo sottolinea il grande dramma di Salamov, che della sua vita fece scrittura dedicandosi per vent’anni alla realizzazione della sua opera più celebre. I racconti di Kolyma sono la testimonianza dettagliata e poetica della vita da forzato dello scrittore, che passò in tutto diciassette anni della sua esistenza prigioniero all’interno dei gulag, da cui uscì solamente nel novembre del 1953, otto mesi dopo la morte di Stalin. In occasione dell’inaugurazione della mostra sono previsti una lettura da I libri della mia vita a cura di Antonio Palazzo e gli interventi di Sergio Rapetti, traduttore dell’edizione italiana Einaudi dei Racconti di Kolyma e studioso di Salamov, Francesca Gori, presidente di Memorial Italia, e Alberto Franchi, presidente del Ccdc.