Giornale di Brescia, 8 febbraio 2002 Nelle pagine conclusive della sua monumentale Storia di Roma, Theodor Mommsen scriveva: “Agostino è il più moderno degli antichi, perché ha risentito di meno delle […]
Agostino venne a Milano nel 384, come retore imperiale, sollecitato dalla corte al prefetto di Roma, che era allora Simmaco, che fu ben lieto, all’indomani dello scontro con Ambrogio per […]
Intervista a Matteo Perrini di Antonio Sabatucci Quali sono le ragioni della riproposta delle Confessioni di Agostino? Quando nel 1977 l’Editrice La Scuola di Brescia pubblicò l’edizione da me curata […]
Un luogo comune continua a gravare più o meno oscuramente sulla coscienza di molti, circola ancora nella polemica di parte e nei manuali, e aduggia opere anche pregevoli quando si […]
Una certa tradizione illuminista ha fatto di Agostino, uno dei geni universali in cui più abita l’umano, un “teologo forcaiolo”; ancor oggi qualche epigono insiste nel presentarlo alla Bayle, come […]
A quarantatré anni, dodici dopo la conversione, Sant’Agostino scrisse le “Confessioni”, per aprirsi al genere umano, al cospetto di Dio: apud te, haec narro, generi meo, generi humano. Nessun’altra sua […]
«Non volli leggere oltre, né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, come una luce di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio […]